Si dirada il mistero sui due video della Costa Concordia (1-2) mandati in onda in esclusiva dal Tg5. I filmati, che mostravano la plancia di comando negli attimi successivi all'incagliamento della nave da crociera e i primi soccorsi, sarebbero stati girati da un fotografo di bordo.
Nella giornata di ieri il pm di Grosseto ha sentito alcuni ufficiali di bordo, per chiarire i dubbi sulla paternità del materiale mandato in onda. Il capo dei fotografi di bordo della Concordia sarà sentito in Procura nei prossimi giorni allo stesso scopo.
Più chiaro anche il presunto mistero sugli orari discordanti emersi dai video. A generare il malinteso e quindi nuovi dubbi sulla ricostruzione degli attimi di quella notte sarebbe stato solo un mancato aggiornamento della telecamera di chi riprendeva, che portava in sovrimpressione un orario sbagliato (di un'ora davanti), ma anche il mese errato (febbraio, invece che gennaio), a causa di un mancato aggiornamento.
I "buchi temporali", dalle 23.17 alle 23.25 e dalle 23.33 alle 23.37, lassi di tempo dei quali non c'è materiale video, sarebbero invece derivati da un'interruzione delle riprese e non, come qualcuno aveva ipotizzato, da una manipolazione.
Spunta un nuovo video
"Lo scafo della Costa Concordia poggia, a poppa e a prua, su due soli speroni di roccia, uno dei quali profondamente lesionato". A dirlo è un video, messo online dal Tirreno, che mostra la prima ricognizione dei ricercatori del Dipartimento emergenze in mare dell'Ispra sul fondale sul quale la Concordia è adagiata.
La frattura, si dice nel video, è "un evento recentissimo", ben documentato da un filmato di cinque minuti, riassunto di un video della durata di circa un'ora, che "documenta altri danni e altre falle prodottesi nel violentissimo urto contro la secca delle Scole e poi nel momento in cui la nave ha scarrocciato arenandosi a poche decine di metri dall’imboccatura del porto". A preoccupare particolarmente è il fatto che lo scafo della nave da crociera potrebbe trovarsi in una posizione non così stabile come si credeva finora.
Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, però, sostiene che non c'è nessun allarme: "È tutto da verificare" che lo spuntone di roccia su cui poggia lo scafo "sia l’unico punto di appoggio della nave. Il video dice che una parte del fondale è penetrata nello scafo della Costa Concordia e costituisce un ulteriore punto di appoggio per la nave".
Defueling in tre settimane, si cercano i dispersi
Al Giglio continuano i lavori di svuotamento dei serbatoi di carburante della Concordia, il cosiddetto defueling. Dall'inizio delle operazioni sono già stati svuotati 952 metri cubi di carburante da 4 serbatoi di prua della nave. Il prelievo continuerà fino allo svuotamento totale dei contenitori. Secondo la Costa Crociere potrebbero volerci tre settimane.
Intanto sono riprese le ricerce dei dispersi. Le attività dei vigili del fuoco si stanno concentrando sul ponte 4, dove "sulla base delle testimonianze relative agli spostamenti e ultimi avvistamenti dei dispersi, si presume possano trovarsi alcuni corpi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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