Dal consiglio lombardo stop alla maxi indennità per Nicoli Cristiani

Il consiglio regionale lombardo dispone il fermo amministrativo dei 340mila euro di super liquidazione fino al termine delle indagini

Dal consiglio lombardo stop alla maxi indennità per Nicoli Cristiani

Fermo amministrativo dell’intera somma maturata dall’ex consigliere Franco Nicoli Cristiani a titolo di indennità di fine mandato. Lo stop deciso dal consiglio regionale lombardo, d'accordo con la Giunta, sarà fino alla conclusione delle indagini preliminari o, in caso di rinvio a giudizio, fino alla pubblicazione della sentenza di primo grado. Non solo. Il consiglio si riserva anche di modificare l’entità della somma sulla base delle informazioni che saranno acquisite dell’avvocatura regionale nel corso del procedimento penale.

Oggi il consiglio regionale della Lombardia ha fatto sapere che si riserva di "adottare successivi provvedimenti finalizzati alla salvaguardia delle pretese risarcitorie della Regione connesse ad eventuali ulteriori procedimenti penali a carico dell’ex consigliere". Nicoli Cristiani è stato arrestato il 30 novembre nell’ambito di una inchiesta sul traffico illecito di rifiuti e corruzione. Il 14 dicembre scorso il gip di Milano Elisabetta Meyer gli ha rinnovato la misura della custodia cautelare.

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, il 68enne ex esponente del Pdl avrebbe dovuto percepire dalla Regione circa 340mila euro di liquidazione oltre a un vitalizio da quasi 5mila euro al mese.

La decisione del consiglio regione potrebbe essere preludio della costituzione come parte lesa nell’eventuale procedimento penale a carico dell’ex consigliere dal momento che settimana scorsa il governatore Roberto Formigoni ha dato mandato all’avvocatura perché valuti le iniziative da intraprendere.

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