Il Consiglio regionale apre i lavori per chiuderli subito

Il Consiglio regionale apre i lavori per chiuderli subito

(...) Rispondono all’appello gli assessori Berruti e Ruggeri, e i consiglieri Abbundo, Gasco, Macchiavello e Plinio per la minoranza, Basso, Bianchi, Boffa, Bonello, Vasconi e Vattuone per la maggioranza. Ci sarebbe, anzi c’è, eccome, ligia al dovere, anche Cristina Morelli, ma per lei risponde il vagito della bellissima bimba che si porta appresso ovunque e comunque. E gli altri dove sono? E poi perché solo due minuti e ventisette secondi di seduta, saluti compresi? Scattano le dietrologie carbonare: «È una manovra di corridoio, esistono segreti inconfessabili da nascondere a occhi e orecchi indiscreti». Niente di tutto questo. Ma allora perché questa riunione-blitz, che sa tanto di giustificazione - sibilano subito i beninformati-malfidati - per papparsi indebitamente e senza sforzo un lauto gettone di presenza...?
Ronzitti non ci sta. E spiega al Giornale: «Il regolamento parla chiaro. Non c’è nessun esborso, nessun gettone in più o in meno per una presenza di questo tipo. L’appannaggio dei consiglieri è forfettizzato, prescinde dalla presenza singola. Per avere l’indennità, bisogna partecipare a un numero minimo di sedute nell’arco del mese». In ogni caso, si è steso un verbale. Per due minuti e ventisette secondi. Roba da Guinness dei primati. Replica ancora Ronzitti: «Ma è obbligatorio! Ho fatto mettere a verbale gli intervenuti, in quanto la seduta era regolarmente prevista e convocata. Solo che - aggiunge il presidente dell’assemblea - la sera precedente, al termine di due lunghe sedute consecutive di consiglio che hanno esaurito l’ordine del giorno, non avevamo potuto avvertire dell’esaurimento degli argomenti tutti i diretti interessati».
Perfino Gianni Plinio, Pdl, che è uno che non le manda a dire, in particolare sugli sprechi, riconosce: «Non c’è stato nessuno spreco, in questo caso. Io, che ero fra i presenti in aula, non sono andato certo a ritirare il gettone alla cassa. Sono ben altre, piuttosto - incalza il grande fustigatore - le spese pazze e ingiustificate, ma regolarmente stanziate dalla giunta e della maggioranza, a scapito di finanziamenti indispensabili. Come nel caso - tuona Plinio - del taglio di 900mila euro di contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche da edifici e spazi pubblici a fronte, tanto per dire, di oltre 22mila euro in consulenze nel solo secondo trimestre di quest’anno!».


D’accordo. Ma anche senza l’onere di gettoni, luce, gas e acqua a carico dei contribuenti, resta sempre il record mondiale della seduta-blitz. Difficile da battere. Non si è speso nulla. Quasi. Forse solo un po’ di buon senso.

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