Contro Emanuele Filiberto anche i fischi delle Due Sicilie

Anche un «commando» neoborbonico all'Ariston per contestare l'erede degli «invasori savoiardi».

ROMA - Non erano solo i «musicofili» sanremesi a fischiare sabato scorso la performance del trio Emanuele Filiberto-Pupo-Canonici al Teatro Ariston di Sanremo. Nella galleria, infatti, era riuscita a infiltrarsi una «cellula» neoborbonica che ha rivendicato la contestazione contro il discendente degli «invasori savoiardi».
Ne ha dato notizia il sito Internet neoborbonici.it specificando che il «commando fischiatore», composto da una ventina di persone, e rinforzato da una decina di indipendentisti liguri era riuscito a sparpagliarsi nel teatro evitando il servizio d'ordine. Alla comparsa del terzetto sono partite le urla anti-Savoia che si sono mischiate a quelle del già inferocito pubblico.

L'unica «perdita» subita dalla pattuglia, che tra l'altro intendeva protestare contro le prossime commemorazioni del 150simo dell'unificazione italiana, è stato il sequestro di una bandiera del Regno delle Due Sicilie.
Senza voce, senza bandiera e senza soldi (viste le spese sostenute per la trasferta), ma con molta soddisfazione i «briganti» hanno poi fatto ritorno in patria per vantarsi via web dell'impresa.

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