
I controlli della polizia locale al Corvetto si sono trasformati in un servizio pericoloso, con i vigili aggrediti da alcuni venditori ambulanti e un agente finito in ospedale. Il fatto più grave si è verificato nel quartiere nella notte tra venerdì e ieri. Gli agenti si sono avvicinati, per controllarlo, a un furgone che vendeva panini con la scritta «JJ Burger». Subito il titolare e una dipendente si sono opposti all'ispezione. Poi sono intervenuti, su richiesta del gestore del negozio ambulante, anche due clienti che erano accanto al furgoncino e che erano piuttosto alterati per aver bevuto.
Il gruppetto si è scagliato contro i vigili che intendevano sequestrare l'attività per «violazioni commerciali». Dopo la colluttazione uno degli agenti è finito in ospedale per lievi ferite ed è stato poi dimesso con una prognosi di cinque giorni. I quattro aggressori invece - sono tre peruviani e la dipendente che è ecuadoregna - sono stati arrestati con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Nella stessa serata gli agenti hanno controllato e sequestrato un altro furgoncino per lo street food. Il titolare aveva commesso le stesse violazioni del primo. La notte è poi andata avanti con una serie di «pattuglioni» degli agenti al comando di Gianluca Mirabelli, che hanno perlustrato alcune zone più sensibili dei Municipi 2, 3 e 9.
La polizia locale ha controllato in totale 162 veicoli e 208 persone. Sono state ritirate tre patenti e sono state rilevate tre infrazioni per guida in stato di ebbrezza. Quattro vetture sono risultate non in regola con la revisione e un uomo è stato multato perché circolava in monopattino senza casco. Al servizio, oltre alle verifiche sul rispetto del codice della strada, ha partecipato il nucleo Annonaria dei vigili che si è appunto occupato delle attività commerciali, soprattutto quelle serali e sulla strada. La Locale infatti aveva ricevuto alcune segnalazioni relative ad attività abusive.
In particolare gli agenti hanno sequestrato il ristorante Abu Tarek di piazza Selinunte.
Il gestore aveva ricevuto una ordinanza di sospensione delle vendite a causa delle carenze igieniche e delle violazioni sanitarie, ma non l'aveva rispettata e continuava a lavorare. Allo stesso locale lo scorso dicembre il questore Bruno Megale aveva sospeso la licenza per un periodo di quindici giorni, questa volta a causa di alcuni episodi violenti che si erano verificati al suo interno.
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