Controlli più serrati nel «quadrilatero della prostituzione»

Al Prenestino la prostituzione è una vera e propria emergenza. Tanto che, cinque giorni fa, gli abitanti di via Longoni, una strada ostaggio ormai da anni di lucciole e transessuali, sono scesi in strada durante una retata delle forze dell’ordine insultando e minacciando i viados. Già altre volte i cittadini avevano protestato contro l’invasione di transex, soprattutto sudamericani. E la scorsa settimana si è temuto che la rabbia di chi è costretto a vivere suo malgrado in un quartiere a luci rosse potesse sfociare in episodi di violenza.
Tutto ciò nonostante l’enorme impiego di forze di polizia nel quartiere sotto assedio e i ripetuti blitz degli uomini in divisa. Dal febbraio del 2007 al 12 maggio scorso sono stati 27 i pattuglioni straordinari disposti dal commissariato Prenestino per contrastare il fenomeno, 1.440 persone sono state identificate e controllate, 517 viados e 923 prostitute, 42 delle quali minorenni, sono state accompagnate all’ufficio immigrazione; 507 prostitute, 406 viado e 42 lucciole minorenni sono state invece denunciate. Un transessuale è finito in manette. Servizi intensificati dallo scorso febbraio in altri quartieri limitrofi (Centocelle, Alessandrino, Quarticciolo, Tor Sapienza, Tor Tre Teste, La Rustica). Eppure la prostituzione continua a rappresentare un problema in tutta l’area, soprattutto in alcune zone particolarmente degradate e scarsamente illuminate, quali viale Palmito Togliatti (altezza Mattatoio), piazzale Pino Pascali, via Emilio Longoni, via Prenestina Vecchia, via Franco Angeli, via Prenestina e via Rina Monti. Se n’è parlato anche un paio di settimane fa durante il primo Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Il prefetto Carlo Mosca ha proposto di applicare alle prostitute straniere lo stesso trattamento previsto per le italiane, ossia una sorta di foglio di via, di allontanamento per le comunitarie e di espulsione per le extracomunitarie.
Tornando al bilancio delle operazioni di polizia al Prenestino, sono stati 9 i pattuglioni straordinari effettuati dall’inizio dell’anno, 454 le persone controllate. Negli uffici immigrazione della questura sono state condotte 264 prostitute, 8 delle quali minorenni, e 195 viados. Centodiciotto le lucciole denunciate. Otto i viados arrestati, uno quello accompagnato al Cpt di Ponte Galeria e 9 quelli espulsi.
Nel corso dei servizi è stata accertata la presenza in via Severini, via Prenestina e viale Palmiro Togliatti, per le sole ore serali e notturne, di tre furgoni adibiti alla vendita mobile di panini e bevande, che fungevano da punto di incontro di prostitute e viados, provocando intralcio al traffico per la sosta in doppia fila di automobilisti e curiosi. I titolari sono stati multati per le numerose violazioni amministrative riscontrate (in gran parte carenze igienico-sanitarie relative alla manipolazione e alla conservazione del cibo, presenza di escrementi di ratti) e i veicoli sono stati sequestrati perché, pur in possesso di licenza per la vendita itinerante, stazionavano permanentemente in viale Palmiro Togliatti angolo via Prenestina, in viale Palmiro Togliatti (altezza Mattatoio) e in via Emilio Longoni (altezza American Hospital). Gli agenti hanno anche sequestrato un bar di via Longoni in quanto, durante un controllo, è emerso che il titolare impiegava nell’attività lavorativa manodopera clandestina.

Lo stesso esercizio commerciale fungeva anche da ritrovo dei viados oltre l’orario di chiusura. Sono state elevate 120 contravvenzioni per violazioni del codice della strada e 11 prostitute ed altrettanti clienti (tutti stranieri), sono stati sorpresi a compiere atti osceni in luogo pubblico.

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