Corde e funi come collane Predilette da Coco Chanel

Cleopatra faceva sciogliere le gemme nell'aceto di vino poi le usava come medicamento e per sbiancare la pelle

«Una donna ha bisogno di corde e funi di perle», sosteneva Coco Chanel, che era solita indossare sei fili di perle rope, che possono superare i 90 centimetri di lunghezza. Spesso li infilava nella cintura, li doppiava intorno al collo o li abbinava a lunghe catene dorate o con pietre colorate, che portava con grande stile sia di giorno che di sera. Ma le perle di Gabrielle erano rigorosamente false, a indicare che la classe non è un privilegio nobiliare. Erano, invece, amanti di gemme vere Margherita di Savoia, considerata la «regina di perle», e la regina Vittoria che, dopo la morte dell'amato principe Alberto, indossò sempre abiti neri e gioielli adornati di perle nere. Cleopatra faceva addirittura sciogliere un po' di perle nell'aceto di vino, costosa usanza seguita da molte nobili dame sino al Settecento. Questo perché gli antichi attribuivano a questa materia preziosa moltissime virtù: calmava l'ira, leniva i dolori di stomaco, rinsaldava le amicizie, accendeva la passione, rinforzava le ossa e sbiancava la pelle.

Lontani da queste usanze, anche se le creme per il viso a base di perle sono ancora oggi un valido aiuto anti-età e anti-macchia, è certo che questa gemma è simbolo di raffinatezza, sobrietà e femminilità, da tramandare di

generazione in generazione. E visto che non passa mai di moda, eccola incastonata ovunque, su gonne, pantaloni, maglioni, scarpe e borse, senza dimenticare i bijoux. Le perle, insomma, sono chic, intramontabili e necessarie.

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