"C'erano i vermi nel pesce della mensa". Nuovo scandalo al villaggio olimpico

La testimonianza del nuotatore britannico Adam Peaty: "Livello pessimo, 30 minuti di attesa per il cibo perché non c'è un sistema di coda: la narrazione della sostenibilità è stata imposta"

"C'erano i vermi nel pesce della mensa". Nuovo scandalo al villaggio olimpico
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Scoppia l’ennesimo caso a Parigi 2024, ancora una volta nel mirino il villaggio olimpico. Dai letti in cartone all’assenza di aria condizionata, l’organizzazione è stata stroncata dalla stragrande maggioranza dei protagonista dei Giochi, ma non è finita qui. L’ultimo scandalo riguarda la mensa olimpica, la denuncia è del nuotatore britannico Adam Peaty, triplo campione olimpico, vincitore della medaglia d'argento ai 100 metri rana. Secondo il ventinovenne, infatti, alla mensa sono stati trovati vermi nel pesce. E non si tratta del “cibo del futuro” tanto sponsorizzato dall’universo green.

Intervistato da Inews, Peaty ha stroncato senza mezzi termini l’organizzazione, sia sulla quantità che sulla qualità del cibo. Ma quale pregiata gastronomia francese, lo sfogo dell’atleta: “Il catering non è abbastanza buono per il livello che ci si aspetta dagli atleti. A Tokyo, il cibo era incredibile. A Rio è stato incredibile. Ma questa volta… Non c'erano abbastanza opzioni proteiche, lunghe code, 30 minuti di attesa per il cibo perché non c'è un sistema di coda”. Fino ai già citati vermi, non la fonte proteica desiderata dai nuotatori: “Le persone hanno trovato vermi nel pesce. Semplicemente non è abbastanza buono”.

I Giochi all’insegna della sostenibilità si stanno rivelando un clamoroso flop. Gli organizzatori hanno annunciato che il 60 per cento dei pasti serviti agli atleti sono senza carne, mentre il 30 per cento sono a base vegetale. Ma le necessità degli atleti sono diverse rispetto a quelle dei paladini green: “La narrazione della sostenibilità è stata appena imposta agli atleti. Voglio la carne – ha attaccato Peaty – Ho bisogno di carne per esibirmi ed è quella che mangio a casa, quindi perché dovrei cambiare? Stiamo guardando il meglio del meglio al mondo e non gli stiamo dando il meglio”.

Una figuraccia, l’ennesima, per Parigi 2024.

Ricordiamo che il team britannico è stato tra i primi a denunciare le numerose criticità del villaggio olimpico, a partire dal catering. Da qui la presenza di uno chef personale per aiutare i membri della squadra a garantire che avessero abbastanza proteine ​​nella loro dieta. Senza vermi, ovviamente.

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