L'annuncio ufficiale non c'è ancora (dovrebbe arrivare in giornata durante un comizio di Kamala Harris a Philadelphia) ma secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla Cnn, la vicepresidente degli Stati Uniti avrebbe scelto il governatore del Minnesota, Tim Walz, come candidato alla vice presidenza nel ticket democratico. Ha superato la concorrenza di altri due governatori, Josh Shapiro (Pennsylvania) e Mark Kelly (Arizona).
Chi è
Sessant'anni, originario del Nebraska, si è trasferito nel Minnesota per un master universitario dopo una laurea in Scienze politiche. Insegnante di geografia (e di football), si arruola nella Guardia nazionale, dove rimane per 24 anni, prendendo parte ad alcune importanti missioni internazionali, come Enduring Freedom (dopo gli attentati dell'11 settembre 2001). La sua carriera politica inizia a supporto della campagna elettorale di John Kerry, candidato alla Casa Bianca per i democratici nel 2004. Nel 2006 viene eletto al Congresso, strappando un seggio storicamente in mano ai repubblicani, e viene riconfermato 5 volte. Nella galassia democratica Walz può essere definito un "moderato", anche se i repubblicani (e Trump in testa) si affrettano a bollarlo come un "radicale di sinistra". Sicuramente è meno a sinistra della Harris, e in più ha il "pregio", da un punto di vista elettorale, di piacere ai veterani, che ha sempre difeso a spada tratta. A favore dell'aborto, ma senza assumere toni "estremisti" (rispetta, dunque, i pro Life), sostiene convintamente la ricerca medica sulle cellule staminali ed è anche a favore della legalizzazione della marijuana. In tema di armi ha assunto posizioni conservatrici, al punto da ottenere persino un endorsement da parte della National Rifle Association. È anche vero che, come governatore, si è espresso a favore di maggiori controlli per la vendita di fucili e pistole.
Stati chiave
Inizia oggi, per la Harris, un importantissimo tour di cinque giorni negli stati chiave, quelli dove presumibilmente si deciderà la partita a novembre. Stiamo parlando di Pennsylvania, Wisconsin, Michigan, Nort Carolina, Georgia, Arizona e Nevada. Perché, com'è noto, nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti non conta il numero complessivo di voti ma il successo nei singoli stati, ciascuno dei quali assegna un certo numero di "grandi elettori"..
Come vota il Minnesota
È dal 1976 che i cittadini del Minnesota privilegiano i candidati democratici alla Casa Bianca. Lo fecero anche con Walter Mondale, il meno votato nella storia della sinistra americana. Il ticket Reagan-Bush vinse a mani basse tranne lì nel Minnesota (lo stato di Mondale), dove il democratico prevalse di poco. Di certo non saranno i voti di Walz a fare la differenza a novembre. Ma la Harris, probabilmente, spera anche grazie a lui di aumentare i consensi nel Midwest.
Uomini bianchi per Harris
Walz si è unito con entusiasmo al gruppo dei "White Dudes for Harris" (uomini bianchi per Harris), per raccogliere fondi a favore della vicepresidente. In una riuscitissima video-call cui hanno partecipato 190mila persone, incluse diverse star del cinema e della musica, il gruppo ha raccolto ben 4 milioni di dollari.
Pelosi: "Walz nel cuore dell'America"
L’ex presidente della Camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi, ha definito Walz un "democratico del cuore
dell’America". Ai microfoni di "Morning Joe" Pelosi ha respinto le critiche dei Repubblicani che hanno descritto Walz come un radicale di sinistra: "È irreale, lui è proprio nel mezzo. È un democratico del cuore dell’America".
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