Sono rimasto lievemente sconvolto dalla giustizia estiva e casereccia: Schettino libero dagli arresti domiciliari; Corona costretto a casa dalle nove fino alla mattina.
La colpa di Schettino, come sapete, è trascurabile. Gli crebbe uno scoglio davanti, lui voleva salutare il Giglio, fece sgombrare la nave in ritardo, poche decine di morti, poche migliaia di scampati, pochi miliardi di danni. Ora apprendiamo da lui che Dio lo ha ispirato nella manovra, salvando migliaia di persone. Vorrei sommessamente chiedere al dio Nettuno di Schettino: visto che c’era,non poteva evitare l’incidente anziché intervenire dopo?
Corona, invece, è «pericoloso per la sicurezza e la pubblica moralità», «non rispetta le regole civili», perciò deve stare la sera a casa.
Scusate, non capisco: se commette reati, sbattetelo dentro, altro che la sera a casa come i bambini; ma se si comporta in modo immorale ditelo alla mamma o al dio di Schettino, ma si può condannare penalmente un comportamento immorale?
Mi chiedo quanti milioni di italiani dovrebbero stare a casa obbligati del giudice perché «pericolosi per la pubblica moralità » o perché «non rispettano le regole civili». O era un messaggio trasversale a Berlusconi, alle nove a letto, da solo?
Capisco invece le ragioni umanitarie della liberazione di Schettino da casa: dopo quel che ha
combinato, lasciarlo in balia della moglie senza possibilità di fuga, dev’esserestato tremendo. Nemmeno il 41 bis... E se obbligassero Corona e Schettino a convivere fino a diventare brave massaie e angeli del focolare?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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