Un corso per bon ton canino. E Fido diventa un "gentildog"

Anche il nostro amico a quattro zampe deve imparare a comportarsi, soprattutto se lo portiamo al ristorante

Un corso per bon ton canino. E Fido diventa un "gentildog"

Quali regole deve seguire il cane cittadino? Si può dibattere all'infinito se la vita urbana sia più stimolante o più stressante, ma certo comporta regole fondamentali per la buona convivenza. I cani non fanno eccezione e, secondo gli esperti, dovrebbero seguire un percorso educativo che li porti a «sapersi comportare in società». Escrementi sul marciapiedi, abbaiate e ululati in piena notte, ringhiate ai bambini che giocano al parco sono sole alcune delle azioni che possono seriamene minare le relazioni tra vicini, nel condominio, al parco o per strada.

E come ormai per ogni ambito dello scibile, non poteva mancare ed è arrivato il primo corso di galateo per il cane metropolitano, organizzato da Brugherio Shopping Center e il gruppo di cliniche veterinarie Ca' Zampa. Mauro Ottolini, educatore cinofilo di Ca' Zampa, spiega infatti che «quando viene accolto un animale in casa, non è solo necessario accudirlo nel modo corretto ma, per il suo benessere, è importante anche accompagnarlo in un percorso di educazione. Saper interpretare il linguaggio dei nostri cani può non essere semplice, non solo per chi accoglie per la prima volta un pet in casa, ma anche per chi ne ha avuti in precedenza, della stessa razza o di razze differenti. Per questo è consigliabile partecipare a sessioni di educazione durante le quali il cane imparerà a comportarsi adeguatamente e in ogni tipo di situazione». Ma in fondo non è solo il cane a dover essere educato, si tratta piuttosto di instaurare una relazione e un linguaggio e dei codici comuni che permettano a essere umano e animale di comunicare in maniera corretta. Partiamo ad esempio dalla postura: schiena dritta, spalle rilassate e braccia lungo i fianchi costituiscono il linguaggio del corpo da tenere quando si danno i comandi all'animale. Quanto al linguaggio corporeo del cane, è importante saperlo interpretare. Che sia minaccia (sguardo fisso, ringhia, abbaia o morde), sottomissione (pancia in su, testa abbassata e fianco in mostra) o stress (se lecca il muso, sbadiglia, annusa, distoglie lo sguardo). Dato poi che la mente del cane lavora per associazioni, stimoli ed emozioni, occorre stimolare nel giusto modo l'amico a quattro zampe per ottenere un comportamento richiesto.

Ogni esercizio ha uno scopo. L'attenzione da fermo o in movimento o la posizione da seduto e a terra sono utili per la gestione quotidiana dell'amico a quattro zampe. L'insegnamento della posizione seduto ad esempio è indispensabile per gestire i tempi brevi di pausa e di attesa, come quando si attraversa la strada o si scende dalla macchina. La posizione terra serve invece a gestire i tempi di pause prolungate, al ristorante o quando ci si ferma per strada per parlare a un conoscente.

Il richiamo deve essere forte e chiaro: deve essere sufficiente pronunciare il suo nome perché il cane ritorni abbandonando ciò che sta facendo. Indispensabile è arrivare a una corretta gestione del guinzaglio e della museruola, il cui uso è previsto dalla legge. Educare al fermo sul posto consente di far rimanere fermo il cane quando il proprietario deve allontanarsi da lui. Tra le regole principali per la sicurezza in luoghi pubblici (ma non solo) c'è naturalmente l'abbassamento e l'eliminazione della mordacità del cane nei confronti di oggetti o cose. Utile poi a una crescita equilibrata del cane è l'educazione alla pazienza, a non volere e avere tutto subito. Per questo quando desidera qualcosa glie lo si darà solo quando sarà calmo, mai quando salta e abbaia.

Come per i bambini, anche per i cani infine il momento del gioco è molto

importante perché permette di rafforzare la relazione. Attenzione però: un esercizio per essere acquisito dal proprio cane deve essere ripetuto nel modo corretto per almeno 200 volte in 50 giorni, dunque quattro volte al giorno.

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