Il costo della moto si riduce del 10% Scendono i listini di camion e rimorchi

Il 15 aprile si apre ufficialmente la corsa agli incentivi previsti dal provvedimento di misure urgenti di sostegno alla domanda varato dal governo. Tra i dieci settori che beneficeranno dei contributi per chi acquista prodotti di nuova generazione, solo quello che interessa le due ruote a motore è un ritorno, anche se con modalità un po’ differenti rispetto al recente passato. Sono a disposizione 12 milioni di euro, offerti sotto forma di uno sconto del 10 per cento, fino a un massimo di 750 euro, per chi rottama un qualunque veicolo (ciclomotore o moto) Euro 0 o Euro 1 e acquista una moto di oltre 51 cc e con una potenza non superiore a 70 kW (equivalenti a 95 cavalli), con omologazione Euro 3. Per accedere al contributo è sufficiente presentarsi in una concessionaria con il veicolo da rottamare, che deve essere intestato alla persona che acquista o a un convivente, e il codice fiscale.
In teoria è possibile sapere in tempo reale se si ha diritto all’incentivo, poiché il concessionario accede direttamente alla banca dati, ma il condizionale è d’obbligo visto che nei giorni scorsi le operazioni di registrazione dei venditori hanno richiesto tempi lunghi, fino a 24 ore.
I 12 milioni stanziati danno diritto anche a usufruire di uno sconto doppio, vale a dire 20 per cento fino a 1.500 euro, per passare a un veicolo elettrico o ibrido a due o a tre ruote. In questo caso non è richiesta nessuna rottamazione.
L’operazione scade il 31 dicembre, ma poiché il limite è determinato dall’esaurimento dei fondi, è probabile che gli aiuti abbiano durata molto breve. Le stime dei costruttori parlano di non più di tre giorni, dato che in molte concessionarie giacciono pacchi di precontratti in attesa di essere sbloccati proprio il 15 aprile. Sempre in tema di incentivi a due ruote, bisogna ricordare che sono ancora disponibili fondi residui stanziati a settembre dalla Regione Lombardia (fino a 400 euro) non cumulabili con quelli statali, e le somme del ministero dell’Ambiente per l’acquisto di ciclomotori di nuova generazione.
Sempre in tema di motori e affini, per la prima volta sono coinvolti autotrasportatori e agricoltori. Sono infatti stati accantonati 20 milioni di euro da destinare a sconti del 10 per cento per comprare macchine agricole e per movimento terra. Per averne diritto è necessario rottamare macchinari di stessa tipologia fabbricati prima del 31 dicembre 1999 e passare a nuovi prodotti con potenza non superiore alla metà di ciò che si butta. Otto sono i milioni a disposizione di chi sceglie di rendere più sicuro il proprio camion. Se si radia un rimorchio o un semirimorchio con più di 15 anni, privo di impianto frenante con Abs, il contributo è rispettivamente di 1.500 e 2.000 euro. Se oltre al sistema antibloccaggio delle ruote si aggiunge il dispositivo elettronico di controllo di stabilità Esp, gli sconti salgono a 2.000 e 4.000 euro.
L’ultimo segmento legato in qualche modo ai motori, anche se non ha a che fare con la circolazione su strada, è quello delle gru a torre per l’edilizia. Qui lo stanziamento è importante, 40 milioni di euro, per finanziare il 20 per cento del costo, fino a 30 mila euro.

Per averne diritto bisogna provvedere alla rottamazione di gru messe in esercizio prima del primo gennaio 1985.
In tutti i casi, l’erogazione dell’aiuto passa attraverso la verifica della disponibilità dei fondi effettuata con la registrazione da parte di chi vende al numero verde gestito dalle Poste.

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