(...) non sarebbe garantito, sarebbe a rischio». Un fatto che non è possibile dimostrare con certezza, ma che se fosse vero sarebbe gravissimo. Di sicuro, scambi elettorali a parte, ci sono diverse violazioni sul tappeto: «Il reggente Montino - ricorda subito dopo Prestagiovanni - ha mandato una circolare a tutte le agenzie regionali, chiedendo di sospendere le assunzioni in questo delicato momento. Invece non solo la raccomandazione viene ignorata, ma la Giunta non dice una parola, chiude tutti e due gli occhi».
Altro punto è che Cotral non naviga affatto con il vento in poppa, i suoi conti non sono tali da giustificare certi accrescimenti dellorganico. «Perché dobbiamo prendere in giro questi ragazzi?», interviene Erder Mazzocchi, consigliere regionale del Pdl: «Difficilmente sarà possibile stabilizzarli, è immorale che sia stata compiuta questa operazione per raccattare voti». Ma cerano posizioni vacanti? Occorrevano davvero le assunzioni e le promozioni? «La risposta è per due volte negativa. Lazienda è piena di dirigenti strapagati che non hanno un ruolo o una funzione specifica, inoltre allinterno della sede vengono ignorate le più elementari leggi sulla sicurezza sul lavoro. Davanti alle uscite, per esempio, ci sono fotocopiatrici e scrivanie, perché non si sa più dove mettere la gente».
Il motivo è presto detto: «La dirigenza Cotral - afferma il consigliere - invece di investire su mezzi e autisti, si concentra ad accontentare la solita parte sindacale, promuovendo tutti quei sindacalisti con mansioni di autista che fanno capo alle diverse associazioni e creando di conseguenza un sovrannumero di queste figure allinterno degli uffici. Basta essere amico del solito potente di turno per essere portati in sede a scaldare una poltrona. Siamo daccordo che nel Lazio esistano gravissimi problemi legati alla sanità, ma lo stesso vale per i trasporti. E il nuovo presidente non potrà permettersi di ignorarlo».
Il rovescio della medaglia è che di fronte a un organico di amministrativi così nutrito, gli autisti mancano e il servizio erogato agli utenti non è allaltezza delle aspettative, per limitarsi a un eufemismo. Ma questo, forse, non fa più nemmeno notizia. «Mai - rincara la dose Prestagiovanni - lassessore ai Trasporti ci ha relazionato sul funzionamento di Cotral. Invece siamo subissati dalle proteste dei comitati dei pendolari e dobbiamo registrare certe assunzioni di tipo clientelare. E il rischio è quello di portare una società storica verso il definitivo collasso».
Scontato lesito di questo processo, la possibile via duscita: «Bisogna voltare pagina - chiude il vicepresidente del consiglio regionale - serve un cambio di vertice alla giunta per occuparsi di questa e altre questioni urgentissime».
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