Crescono gli incidenti fra le mura domestiche Più a rischio le mamme dai 25 ai 55 anni

Altro che «casa dolce casa». Le mura domestiche somigliano spesso a trappole. Nell’ultimo anno il 27,8 per cento degli incidenti è avvenuto in casa (fonte Censis). Quasi la metà degli italiani (il 46 per cento) si è sentito responsabile di un comportamento che avrebbe potuto avere conseguenze molto pericolose, il 32 per cento ha ammesso di aver lasciato il ferro da stiro acceso, di aver dimenticato pentole sul fuoco o il gas aperto. E se il numero degli incidenti dichiarati sfiora il tetto dei 4 milioni e mezzo, di questi 8mila sono mortali (fonte: Ispels) le più penalizzate sono le donne (65 per cento) soprattutto nella fascia di età compresa fra i 25 e i 55 anni. Ma c’è pericolo e pericolo come è emerso ieri alla presentazione della ricerca Eurisko «Le mamme e la sicurezza domestica, quando il buon senso non basta» curata da Veronica Albanese e promossa da Underwriters Laboratories, storica società americana che si occupa di certificazione di sicurezza. Da un lato l’incolumità dipende sì dal buon senso e dall’attenzione con la quale si utilizza un elettrodomestico, leggendo le istruzioni o facendolo riparare quando non funziona come dovrebbe. Dall’altro però «pesa» una certificazione europea (marchio Ce) che secondo quanto dichiara Marcello Manca, amministratore delegato della filiale italiana di UL «non garantisce di fatto la sicurezza nelle nostre case, poiché per avere il marchio Ce su un elettrodomestico basta un’autocertificazione della ditta produttrice. In questo momento storico la produzione è spesso affidata ai Paesi dell’Est e il marchio Ce è diventato un bollino senza significato. I controlli veri e propri avvengono sporadicamente e soltanto quando ci scappa il morto». Secondo Manca se questa situazione non cambierà, «nel 2020 gli incidenti mortali in Italia potrebbero salire a 88mila». Per questo gli enti che rilasciano marchi di sicurezza chiedono al Parlamento europeo una normativa adeguata, esattamente come ha fatto il governo con i prodotti «bio».

Nel frattempo ben vengano le campagne educative, «Safety smart at home» ha interessato 30 scuole elementari lombarde e raggiunto 3mila bambini. Un cartone animato realizzato da UL e Walt Disney mostra Timon e Pumbaa, i protagonisti del Re Leone, alle prese con una nuova casa, pericoli da evitare e regole da imparare.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica