Criminalità, 8 rapine in mezza giornata

Ma Milano è sempre una città così «movimentata»? Ed è così pericoloso andarsene in giro? Domande che possono nascere spontaneamente a chi si appresta a scorrere la lista delle ben otto rapine (e parliamo solo degli interventi della polizia!) avvenute in città tra il primo pomeriggio di sabato e la notte inoltrata. A parte il numero, che può avere un significato più o meno intenso, è il tipo di rapina che salta subito agli occhi: perlopiù si tratta infatti di colpi messi a segno per strada, ai danni di passanti a piedi ma anche in auto. E, in molti casi, non c’è nemmeno il beneficio dell’ora tarda e tantomeno si può puntare il dito contro gli extracomunitari: tra i «colpiti», infatti, c’è anche un operaio marocchino regolare al quale è stata portata via la macchina, mentre un ragazzo è stato assalito poco prima delle 19 e in pieno centro. Andiamo comunque per ordine e vediamo le rapine che hanno funestato il sabato dei milanesi.
Alle 14, al Ticinese, c’è la prima rapina del giorno in un supermercato. In via Ettore Ponti, al «Punto Sma», un giovane italiano finge di comprare una bibita, poi minaccia una delle cassiere con un coltellino e si fa consegnare 400 euro. Il direttore del negozio lo ha inseguito per strada, dove il balordo era scappato a piedi, ma senza risultato.
Altro scenario. Mancano pochi minuti alle 19 in corso Garibaldi quando un gruppo di sei ragazzi tra i 16 e i 18 anni, minacciano un 16enne - Matteo C. - e gli sfilano di dosso il giubbotto. Tutto avviene di fronte a un locale.
Passano solo 50 minuti e in via Angelo Fumagalli, sempre al Ticinese, un altro italiano descritto come un giovane tra i 25 e i 30 anni, rapina un altro supermercato. Armato di un revolver di piccole dimensioni il ragazzo rapina due cassiere e scappa con un bottino di 600 euro.
Due ore dopo, alle 22, un passante 40enne, Carmine E., viene minacciato da due italiani per strada, in viale Fulvio Testi. I malviventi, puntandogli contro un coltello, riescono a farsi consegnare dall’uomo gli 80 euro che tiene in quel momento nel portafoglio, quindi fuggono a piedi.
Mezz’ora dopo, dall’altra parte della città, in via Aldo Moro (Affori) tre stranieri con la carnagione scura, forse nomadi romeni, rapinano un operaio marocchino regolare, classe 1972. Il nordafricano sta salendo sulla sua Golf, parcheggiata proprio davanti al cimitero di Bruzzano, quando i tre balordi lo aggrediscono e gli portano via il cellulare, 20 euro e le chiavi dell’auto che usano per scappare.
A mezzanotte tocca alla farmacia Boccaccio, nell’omonima via, dove un balordo armato di pistola si fa consegnare 80 euro. Dieci minuti dopo due extracomunitari, armati di coltello, aprono le portiere dell’auto di Marco S., 22 anni, che è fermo al semaforo all’angolo tra viale Montegrappa e viale Montesanto e gli rapinano 50 euro e un cellulare.
Alle 4, infine, l’episodio forse più grave.

Giulio e Alessandro, due 15enni che stavano tornando a casa dopo una serata trascorsa con gli amici sono stati avvicinati da una decina di ragazzi intorno ai 20 anni, tutti italiani, che li hanno minacciati e derubati di 50 euro in contanti e due telefoni cellulari.

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