Roma - Il calo del pil nel 2009 (-5%) si è concentrato al Nord. Nel Nord Ovest il pil si è ridotto del 6%, nel Nord Est del 5,6%, al Centro del 3,9% e nel Mezzogiorno del 4,3%. Secondo la ricerca Istat Principali aggregati dei conti economici regionali pubblicata oggi, il pil per abitante ai prezzi di mercato (misurato dal rapporto tra Pil nominale e numero medio di residenti nell’anno) segna una flessione del 3,7% a livello nazionale. In valori assoluti il pil a prezzi di mercato per abitante del Centro Nord continua comunque a essere sensibilmente più alto di quello del Mezzogiorno. Nel Nord Ovest è infatti pari a 30.036 euro, nel Nord Est a 29.746 euro, nel Centro a28,204 euro mentre nel Sud crolla a 17.324 euro medi.
La spesa delle famiglie La spesa delle famiglie italiane nel 2009 è diminuita dell’1,9% rispetto all’anno precedente ma, se nel Nord Est ha «tenuto» con un -1%, nel Mezzogiorno ha segnato un calo più consistente rispetto alla media con un -2,8%. Lo rileva l’Istat nel suo studio sui «Principali aggregati dei conti economici regionali», nel quale sottolinea che la spesa delle famiglie è invece diminuita dell’1,7% nel Nord Ovest e del 2,1% nel Centro.
La Regione che ha segnato la diminuzione più consistente della spesa delle famiglie è la Calabria (-4,1%), seguita dalla Puglia (-3,5%) e dalla Sicilia (-3,1%). La Campania ha segnato un -2,9%. Le spese delle famiglie hanno invece tenuto in Friuli (-0,1%), In Emilia Romagna (-0,3%), in Basilicata (-0,4%) e in Abruzzo (-0,5%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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