Crolla la Borsa cinese: sospeso il 50% dei titoli

In rosso tutte le Borse asiatiche, Piazza Affari chiude in positivo: -2,64%

Crolla la Borsa cinese: sospeso il 50% dei titoli

Crollano gli indici della Borsa cinese che ha toccato oggi il minimo da quattro mesi, con circa la metà dei titoli sospesi per eccesso di ribasso, nonostante l’annuncio da parte della Banca centrale cinese di ulteriori interventi volti a stabilizzare il mercato.

Sono state "congelate" contrattazioni per 1400 miliardi di dollari su circa 1200 titoli quotati, mentre l’indice della Borsa di Shanghai ha toccato il -5,4% (dopo un crollo dell’8% in apertura) , quello di Hong Kong del 4,9%. Ieri, dopo diversi giorni di ribasso, la Banca Centrale cinese aveva annunciato che garantirà la liquidità necessaria per stabilizzare i mercati borsistici cinesi e per scongiurare rischi sistemici.

Lo scoppio della bolla cinese, unita al caos greco, hanno trascinato al ribasso tutte le borse asiatiche, con Tokyo che ha chiuso in calo del 3,14%, mentre le Borse Ue hanno aperto caute per poi risalire e centrare il rimbalzo. Chiusura positiva per Piazza Affari che a fine giornata segna +2,64% risultando regina d’Europa, svettando su Parigi che chiude in rialzo dello 0,75%, Francoforte con +0,66% e Londra +0,91%. L’ottimismo degli operatori è forse legato alla possibilità di trovare un accordo sul salvataggio della Grecia nell’eurosummit in programma per domenica prossima.

A Milano sono tornati gli acquisti sui bancari tra i quali spicca Mps che chiude in rialzo del 5,76% a 1,505 euro. Bene anche Bper con +5,67% a 7,45 euro, Bpm con +5,42% a 0,885 euro. Giornata positiva anche per Banco Popolare con +4,06% a 13,84 euro. Dalle comunicazioni diffuse oggi dalla Consob si è appreso che il 29 giugno scorso BlackRock è diventato uno dei maggiori azionisti dell’istituto con una quota del 5,374% del capitale. Segno positivo anche per IntesaSanpaolo che ha archiviato la giornata in rialzo del 3,58% a 3,068 euro e Unicredit con +3,39% a 5,645 euro. Giornata positiva anche per gli energetici dove Enel Green Power chiude con +5,84% a 1,777 euro.

Sempre dalle comunicazioni Consob si apprende che il 3 luglio scorso Norges Bank ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale della società energetica portandola dal 2,026% all’1,997%. Bene anche A2A con +4,54% a 1,060 euro, Saipem +4,28% a 8,77 euro e Snam +3% a 4,328 euro.

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