ColoniaUn pomeriggio di terrore a Colonia. L'ultimo bollettino della polizia parla di dieci dispersi. Ma secondo altre fonti il totale delle vittime sarebbe più alto. C'è chi parla di quindici e chi di trenta persone mancanti all'appello. Un su e giù delle cifre destinato a continuare fino a quando le ruspe non avranno finito di rimuovere l'enorme cumulo di macerie che si è formato dopo il crollo del palazzo che ospitava larchivio storico di Colonia e di altri due edifici vicini. Per il momento solo calcoli approssimativi anche perché nessuno sa esattamente quante persone si trovassero all'interno dell'enorme edificio di quattro piani, uno dei più importanti musei della Germania. Con certezza si sa quanti fossero i dipendenti del museo presenti in questo tragico martedì, ma non quanti i visitatori.
Il disastro è avvenuto poco dopo le 14, nella centralissima Severinstrasse, non lontano dal duomo, nella parte storica della città renana. Secondo le prime testimonianze il crollo non è stato improvviso. Chi si trovava ai piani superiori ha sentito prima alcuni scricchiolii, poi i rumori sono aumentati di intensità e questo ha permesso a gran parte delle persone che erano nell'edificio di precipitarsi verso le uscite. Ma non tutti sono riusciti a mettersi in salvo. In pochi secondi il palazzone si è disintegrato come se fosse stato colpito da unenorme scossa sismica.
«Ho sentito un botto assordante e improvvisamente si è formata un'enorme nuvola di polvere. Non si riusciva a vedere nulla, sentivo solo le grida della gente e l'ululato delle sirene delle autoambulanze e dei vigili del fuoco. Sembrava l'11 settembre», racconta terrorizzato il proprietario di un chiosco non lontano dal luogo della disgrazia. Inevitabilmente, dati i tempi, si è subito parlato di attentato. Ma la voce è stata smentita già nel primo bollettino della polizia.
Al posto dell'Archivio storico ora c'è una montagna di macerie che le ruspe cercano di rimuovere ma solo dopo la perlustrazione dei cani poliziotto, una trentina, alcuni fatti arrivare dall'Olanda, che con il loro fiuto straordinario devono individuare i punti dove potrebbero trovarsi i sopravvissuti, si potrà stilare un bilancio. Grazie a loro, già cinque persone, tre uomini e due donne, sono stati estratti dalle rovine. Le loro condizioni sono gravi ma non disperate.
Le cause? Troppo presto per avanzare ipotesi. Tuttavia in molti ricordano che non lontano dalla Severinstrasse, dove si trovava il palazzo crollato, sono in corso nel sottosuolo, a trenta metri di profondità, i lavori per l'ampliamento della rete della metropolitana. Lavori iniziati nel 2004, che dovrebbero concludersi nel 2010 e che già avrebbero provocato diversi problemi strutturali nella zona: crepe lungo le pareti di una torre attaccata a una chiesa nell'area dei lavori oltre allimprovvisa apertura di un cratere in una strada dove sono in corso gli scavi.
Se per un bilancio definitivo delle vittime bisognerà attendere, già è possibile un bilancio del danno subito dal patrimonio del museo che conteneva 65mila manoscritti originali, 160mila documenti e mezzo milione di foto di inestimabile valore. Tutto perduto.
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