Tutto come previsto. Il gup di Roma ha assolto l'ex commissario straordinario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri, ''perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato'’. Il reato di abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sulla maxifornitura di mascherine provenienti dalla Cina nella prima fase dell'emergenza sanitaria è stato abrogato. L'inchiesta riguardava affidamenti per un valore di 1,25 mld per l'acquisto di oltre 800 milioni di mascherine, effettuate con l'intermediazione di alcune imprese italiane. Una decina di altri imputati hanno invece optato per il rito ordinario e oggi il gup, accogliendo la richiesta della procura di Roma, ha sollevato la questione di costituzionalità relativa all'attuale formulazione del reato di traffico d'influenze illecite.
Per i pm, ''l'attuale formulazione di questo reato non prevede l'incriminazione di quel nucleo minimo di condotte individuate dall'articolo 12 della Convenzione di Strasburgo ed oggetto di specifici obblighi convenzionali di penalizzazione”, dicono i pm Fabrizio Tucci e il procuratore aggiunto Paolo Ielo.
Secondo i due magistrati le fattispecie non potevano essere del tutto depenalizzate perché previste dalla Convenzione di Strasburgo, per cui la riformulazione dell’articolo 346 contrasta con l’articolo 117 della Costituzione. Per cui su Arcuri si aspetta il pronunciamento della Consulta, a cui il gup ha inviato gli atti, sospendendo i termini del processo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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