I punti chiave
Il processo per violenza sessuale di gruppo a carico di Ciro Grillo (il figlio del fondatore e garante del Movimento 5 Stelle, Beppe) e i suoi tre amici genovesi, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, accusati di aver stuprato una studentessa italo-norvegese e una sua amica nell'estate del 2019, rischia una battuta d'arresto. Uno dei giudici a latere, Nicola Bonante, è stato trasferito a Bari ma avrebbe chiesto comunque di essere applicato al Tribunale di Tempio Pausania sino alla fine del procedimento. Fatto sta che i legali dei quattro imputati potrebbero chiedere la "rinnovazione", ovvero, che si rifaccia tutto daccapo. L'ultima parola spetta agli altri due magistrati del collegio giudicante che oggi, in occasione dell'udicesima udienza, comunicheranno la loro decisione.
Il nodo da sciogliere
La Riforma Cartabia prevede, in parole semplici, la possibilità di ripartire da zero quando cambia un giudice. Una carta che potrebbero giocare i difensori dei quattro imputati. Secondo un'indiscrezione raccolta dal sito del Corriere della Sera gli avvocati Alessandro Vaccaro, Gennaro Velle, Andrea Vernazza, Enrico Grillo, Ernesto Monteverde, Mariano Mameli e Antonella Cuccureddu (il team delle difese) sarebbero pronti a presentare un'istanza di "rinnovazione" nel tentativo di rifare almeno una parte del processo. Ma c'è un nodo da sciogliere: si applicano le vecchie regole, che imponevano dei paletti su un'eventuale rinnovazione, oppure si rifarà tutto daccapo? L'unica possibilità per "salvare" il dibattimento è che le precedenti udienze siano state videoregistrate. Ad ogni modo, tra la vecchia norma e nuova riforma vi sono le disposizioni transitorie che sono discrezionali, cioè, lasciate all'interpretazione del collegio giudicante.
L'udienza-chiave
Tutti gli avvocati, nel frattempo, hanno ricevuto conferma dell'appuntamento in aula per oggi. Se si dovesse svolgere regolarmente, l'undicesima udienza si preannuncia lunga e dibattuta. Verranno esaminati tutti i video, le foto, le intercettazioni telefoniche e le interazioni sui profili social dei quattro imputati e della presunta vittima, già analizzati dal consulente informatico nominato dalla Procura, Mauro Sanna. Una mole di dati, circa 40 terabyte, che verranno scandagliati dai legali delle parti.
Per l'accusa, Ciro Grillo e i suoi amici avrebbero abusato di Silvia e Roberta (entrambi nomi di fantasia) durante una vacanza a Cala di Volpe (Sardegna) nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019. Per la difesa, invece, i rapporti sarebbero stati consensuali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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