Come da copione arriva l'assist del giudice alla Ong: "Decreto illegittimo"

Il tribunale civile di Catania giudica illegittimo lo "sbarco selettivo" previsto dal governo. Le Ong esultano, ma i giudici riconoscono che la contesa è chiusa: nessun migrante, infatti, fu lasciato in mare

Come da copione arriva l'assist del giudice alla Ong: "Decreto illegittimo"

I giudici fanno gioire le Ong. Il tribunale civile di Catania ha infatti dichiarato illegittimo il decreto del Viminale che prevedeva un monitoraggio a bordo delle navi umanitarie, con la conseguente individuazione dei migranti autorizzati a sbarcare. Il pronuciamento delle toghe è arrivato in riferimento al caso della Humanity 1, alla quale il 4 novembre scorso era stato vietato di sostare nelle acque territoriali (ordine poi disatteso dall'organizzazione umanitaria). In base alle norme previste dal governo, in un primo momento 35 migranti (dei 179 totali) erano stati trattenuti sull'imbarcazione in quanto "uomini adulti senza problemi medici". Successivamente, anche per questi ultimi era stato autorizzato lo sbarco.

La sentenza del tribunale di Catania

Nel loro braccio di ferro con le autorità italiane, le Ong si erano rivolte al tribunale con un ricorso per ottenere quel che in realtà era poi avvenuto di lì a breve: lo sbarco di tutti i profughi a bordo. E ora i giudici hanno bollato come illegittimo quell'iniziale "sbarco selettivo" che - si legge - avrebbe impedito "in modo discriminatorio il diritto al salvataggio e l'accesso alla procedura di asilo" a una parte dei migranti. "Se non fosse cessata la materia del contendere, per l'avvenuto sbarco, il ricorso sarebbe stato accolto con conseguente condanna dei ministeri", si legge nel pronunciamento del tribunale. In un altro passaggio della sentenza, il presidente Marisa Acagnino scrive che "il decreto è illegittimo" perché "consente il salvataggio solo a chi sia in precarie condizioni di salute, contravvenendo al contenuto degli obblighi internazionali" sul soccorso in mare.

Lo sbarco di tutti i migranti e l'inutile contesa

Stando ai fatti accaduti, le autorità italiane avevano però fatto sbarcare tutti i migranti: sia quelli trasportati dalla Humanity 1 sia quelli della Geo Barents, che pure in quei giorni aveva raggiunto il porto di Catania. "Le autorità sanitarie ci hanno appena confermato che sbarcheranno tutti", aveva allora confermato lo stesso capomissione Msf della Geo Barents, Juan Mattias Gil. E infatti i giudici, nel loro pronunciamento, hanno menzionato il venir meno dell'iniziale materia di contesa tra le organizzazioni umanitarie e il governo. "Altro profilo rilevante - ha osservato la presidente della sezione Immigrazione del Tribunale civile di Catania - è l'incidenza del decreto interministeriale sul diritto dei migranti di presentare domanda di protezione internazionale".

Ong ancora contro il governo

Il giudizio del tribunale di Catania ha fatto goire le Ong, da sempre ostili al provvedimento del governo Meloni in materia di regolamentazione sul tema migranti. "Questa sentenza di un tribunale italiano sottolinea che il nuovo governo italiano è obbligato a seguire il diritto internazionale", ha affermato l'avvocato Mirka Schaefer, legale di Sos Humanity. E ancora ha aggiunto: "L'Italia sta violando questo dovere con il nuovo decreto legge del 2 gennaio 2023 che limita la ricerca non governativa.

Questo nuovo decreto contraddice il diritto marittimo internazionale, i diritti umani e il diritto europeo e porterà a più morti nel Mediterraneo. Chiediamo ai parlamentari italiani di votare mercoledì contro questo decreto illegittimo e di impedirne la conversione in legge nazionale".

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