"Farai la fine di Saman". L'incubo della giovane pakistana picchiata dal marito

Picchiata e violentata dal marito, maltrattata dai suoceri e minacciata di fare la stessa fine di Saman Abbas, qualora non avesse obbedito: l'incubo di una giovane pakistana residente in provincia di Pistoia, con la procura che ha chiesto il rinvio a giudizio dei tre indagati

"Farai la fine di Saman". L'incubo della giovane pakistana picchiata dal marito
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Era arrivata in Italia, in un Comune della provincia di Pistoia, a seguito di un matrimonio combinato. Che per lei è coinciso da subito con l'inizio di un incubo: picchiata e violentata dal marito-padrone, minacciata e maltrattata dai suoceri quando rifiutava di obbedire o se osava ribellarsi. "Farai la fine di Saman", la minaccia che le sarebbe stata rivolta in alcuni frangenti, dopo aver esternato la volontà di andarsene. Protagonista della vicenda è una giovane di 26 anni originaria del Pakistan, la quale da ormai un anno si trova in una struttura protetta. E la procura di Pistoia ha chiesto per il marito e per i suoceri il rinvio a giudizio per maltrattamenti e costrizione al matrimonio (con il coniuge che dovrà in aggiunta rispondere dell'accusa di violenza sessuale). Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Tirreno, i fatti risalgono al 2021, subito dopo l'arrivo in Toscana della ragazza.

Già poco prima della sua partenza dal Pakistan, i genitori l'avevano costretta a smettere di studiare perché a loro dire non le sarebbe servito a nulla. Il peggio sarebbe però arrivato subito dopo il ricongiungimento con il marito: quest'ultimo non le avrebbe infatti risparmiato percosse, insulti e minacce. La considerava di fatto una sua proprietà e in alcune occasioni l'avrebbe anche costretta a consumare rapporti sessuali contro la sua volontà. Non è tutto: la giovane non poteva uscire di casa se non in compagnia del consorte o dei suoi familiari. E in ogni caso, non prima di aver indossato il velo. Il marito le aveva poi sottratto e nascosto il passaporto, in modo tale da impedirle di fuggire.

Una situazione complicata che la vittima è riuscita a mettersi alle spalle solo nei primi mesi dello scorso anno, anche grazie all'intervento di un connazionale conosciuto su Facebook che le spiegò come mettersi in contatto con i carabinieri. Riuscì quindi ad avvisare in un inglese stentato i militari dell'Arma, i quali intuirono come qualcosa non quadrasse e riuscirono a portarla via con uno stratagemma. E agli esponenti delle forze dell'ordine, la giovane raccontò le sue paure: temeva davvero di fare la fine di Saman Abbas, dopo aver lasciato la casa del coniuge.

E l'ipotesi non era a suo avviso nemmeno così remota: la madre le aveva infatti fatto sapere che non avrebbe più potuto tornare in Pakistan, raccomandandole di stare molto attenta anche in Italia perché gli zii del marito avevano giurato che l’avrebbero uccisa qualora fossero riusciti a trovarla. Una potenziale tragedia evitata, a quanto sembra. E a breve potrebbero esserci nuovi sviluppi.

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