"Né alcol né droga". Qual è la verità sulle due sorelle investite dal treno

Le due sorelle furono investite da un treno la scorsa estate. Il pm ha chiesto l'archiviazione del fascicolo per omicidio colposo. Scagionato anche il macchinista

"Né alcol né droga". Qual è la verità sulle due sorelle investite dal treno

Giulia e Alessia Pisanu, le due sorelle di 15 e 17 anni morte dopo essere state investite da un treno dell'alta velocità in transito alla stazione di Riccione, lo scorso 31 luglio, non avevano fatto uso di sostanze stupefacenti né consumato alcolici. Stando a quanto racconta il Corriere di Bologna, le indagini conforterebbero l'ipotesi di un gesto volontario (estremo) di una o entrambe le ragazze. A fronte delle evidenze raccolte, il pubblico ministero Giulia Bradanini, della Procura di Rimini, ha chiesto l'archiviazione del fasciolo per omicidio colposo.

L'incidente

La tragedia si è consumata all'alba del 31 luglio scorso. Le due sorelle, orginarie di Castenaso, nel Bolognese, avevano trascorso la serata in un locale della Riviera Romagnola. Poi, attorno alle ore 7 del mattino, il drammatico incidente: furono travolte da un Frecciarossa alla stazione di Riccione mentre attendevano il treno che avrebbe dovuto riportarle a casa. Sin da subito, gli inquirenti avevano considerato l'ipotesi di una drammatica fatalità, circostanza poi confermata dall'analisi della scatola nera installata a bordo del mezzo. Le evidenze raccolte hanno scagionato definitivamente il macchinista da ogni eventuale responsabilità.

Le polemiche sui social

Nei giorni successivi all'accaduto, le pagine social del Comune di Riccione fu invasa da commenti piccati indirizzati soprattutto al padre di Giulia e Alessia. Qualche utente insinuò persino che le ragazze avvessero fatto uso di sostanze stupefacenti o di alcol. "Non provo rabbia – aveva spiegato Vittorio Pisanu (ricorda il Corriere) – è un capitolo chiuso. Io so bene quello che ho fatto per le mie figlie. Ho la coscienza pulita e quando in cuor tuo sai di aver fatto tutto quello che un cuore di padre può fare per le proprie figlie, si può provare fastidio per la banalizzazione del male contenuto in certe frasi e certe accuse, ma non rabbia, perlomeno per me è così. Giulia e Alessia erano due bellissime ragazze e piene di vita, avrebbero avuto un futuro radioso davanti".

L'archiviazione del caso

Le indagini hanno confermato che le due sorelle non fecero uso né di droga né di alcolici. Gli investigatori ritengono probabile che l'investimento sia riconducibile a un gesto estremo di una delle ragazze o di entrambe.

Per questo motivo, il pm Giulia Bradanini ha chiesto l'archiviazione del caso. L'avvocato della famiglia Pisanu, Roberto Senis, ha fatto sapere che i genitori non si opporranno alla richiesta del pubblico ministero. In ogni caso, l'ultima parola spetterà al gip.

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