Niente ergastolo per Alfredo Cospito, come chiesto dalla procura generale di Torino. La Corte d'assise d'appello ha stabilito che l'anarchico dovrà scontare 23 anni di carcere. Condanna riformulata, quindi, per il detenuto al 41-bis. Per la compagna Anna Beniamino i giudici hanno stabilito 17 anni e 9 mesi di reclusione, a fronte di una richiesta di 27 anni e 1 mese. Le condanne sono in merito al processo in corso per l'attentato del 2006 alla caserma degli allievi carabinieri di Fossano, provincia di Cuneo.
In primo grado e in appello, Cospito era stato condannato a 20 anni di reclusione. Anna Beniamino, in primo grado e in appello, era stata condannata a 17 anni. "Sono assolutamente soddisfatto. Semplicemente è stata ricondotta un minimo di ragionevolezza su questo procedimento". ha dichiarato Gianluca Vitale, suo avvocato. Il procedimento aveva per obiettivo il ricalcolo della pena relativo appunto all'attentato alla scuola allievi carabinieri di Fossano: reato che la Cassazione ha riqualificato come 'strage politica'. A seguito di ciò, la Corte d'assise d'appello di Torino avrebbe dovuto emettere una condanna all'ergastolo ostativo. Tuttavia la Corte costituzionale, interpellata in materia, lo scorso aprile ha stabilito la possibilità di applicare le attenuanti per lieve entità del fatto (in quanto l'attentato non aveva provocato vittime). Attenuante che è stata concessa oggi dalla corte d'Assise d'Appello di Torino.
"In 20 anni di attentati di sigle anarchiche non c'è stato mai un morto, non credo sia stato un caso, vent'anni di attentati in piena notte in piazze deserte senza neanche un ferito, chiaramente tutti attentati dimostrativi", ha detto Cospito rilasciando dichiarazioni spontanee. "Siamo assolutamente soddisfatti, avevamo timore che potesse andare molto, molto peggio", ha dichiarato l'avvocato Flavio Rossi Albertini, alla lettura della sentenza. È stato condannato a un anno di carcere G.L.T., anarchico di 35 anni di origini catanesi processato a Torino con l'accusa di essere legato alle Fai-Fri, l'organizzazione terroristica di Alfredo Cospito. La sentenza è stata pronunciata dalla corte di assise di appello.
Secondo gli investigatori il trentacinquenne era uno 'scrivanò che traduceva e divulgava sul web proclami e rivendicazioni. Dal reato di partecipazione all'associazione sovversiva è stato assolto; è rimasta in piedi l'accusa di istigazione a delinquere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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