Sarebbe stata picchiata selvaggiamente e poi derubata, nei pressi della stazione ferroviaria di Treviso. E da una persona che conosceva benissimo, oltretutto: si trattava infatti del suo ex-fidanzato, il quale l'avrebbe raggiunta per aggredirla e per strapparle la borsetta, prima di darsi rapidamente alla fuga nelle vie limitrofe. Questa la disavventura per una donna di 50 anni, che ha portato all'arresto di un cittadino straniero di 35 anni. L'uomo, risultato a seguito degli accertamenti successivi essere privo di permesso di soggiorno (e con alle spalle numerosi precedenti di polizia) dovrà quindi rispondere di rapina aggravata. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, l'episodio sarebbe avvenuto nei paraggi dello snodo ferroviario trevigiano, dove si trovava la donna in quel momento.
Gli inquirenti starebbero continuando ad indagare per accertare se si sia trattato di un incontro dovuto al caso oppure di un appuntamento, visto che le versioni dei protagonisti apparirebbero divergenti. Di certo però, c'è che lo straniero si sarebbe avvicinato alla cinquantenne con la quale aveva avuto in precedenza una relazione e che dopo pochi secondi di accesa conversazione, la tensione era già divenuta palpabile. L'uomo, per ragioni ancora da chiarire del tutto (forse a causa di una richiesta di un prestito in denaro rispedita al mittente) avrebbe iniziato ad inveire contro di lei, insultandola a più riprese. E poi, sarebbe passato direttamente dalle parole ai fatti, mettendole le mani addosso. Una fitta serie di calci e pugni che si sarebbe conclusa solo quando avrebbe deciso di abbandonare il campo, non prima di aver sottratto all'aggredita la borsa che aveva con sé.
Per quanto malconcia e dolorante a causa delle percosse ricevute, la vittima sarebbe comunque riuscita ad allertare le forze dell'ordine e a raccontare quel che aveva subìto. E mentre i sanitari giunti poco dopo sul posto le prestavano le prime cure del caso, i poliziotti si mettevano alla ricerca del presunto rapinatore, sulla base dell'identikit fornito dalla stessa cinquantenne. Una ricerca durata pochi minuti: gli operatori hanno rintracciato il clandestino non distante dal luogo in cui si sarebbero svolti i fatti. E quest'ultimo, a quanto sembra, aveva ancora addosso la refurtiva: è quindi finito in manette ed è stato condotto in questura, per l'espletamento delle formalità di rito.
Alla luce dell'irregolarità circa le norme sul soggiorno, l'uomo è stato preso in carico dall'Ufficio Immigrazione e gli veniva notificato un decreto di espulsione: al termine dell'iter giudiziario che lo vedrà imputato, dovrà quindi lasciare l'Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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