Il mondo dello sport è ancora sotto choc per la prematura scomparsa di Kelvin Kiptum, il maratoneta morto a soli 24 anni. L'atleta keniano ha perso la vita domenica scorsa, intorno alle 23, mentre percorreva la strada che conduce da Kaptagat al centro di allenamento di Eldoret, in Kenia, dove si stava preparando. A morire insieme a lui anche il suo allenatore, Gervais Hakizimana.
Per molti si è trattato di una vera e propria tragedia. A distanza di pochi giorni, però, il padre di Kiptum ha alzato la propria voce, parlando di un incontro sospetto e chiedendo alle autorità locali delle indagini approfondite.
I dubbi sulla morte di Kiptum: stanchezza o altro?
Stando alle notizie riportate, il 24enne sarebbe morto dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale. Lui stesso sarebbe stato alla guida del mezzo. Per i familiari dell'atleta, tuttavia, ci sarebbero altre cose da considerare, come gli allenatamenti massacranti a cui il maratoneta, deciso a scendere sotto il record delle 2 ore (2h00’35’’ il suo miglior risultato a ottobre 2023), si sottoponeva senza sosta.
La moglie di Kiptum, Asenath Cheruto Rotic, rimasta sola con due figli piccoli di 4 e 7 anni, ha parlato degli allenamenti sfiancanti del coniuge. "Stava lavorando duro, qualche volta gli dicevo che stava esagerando e che, quando sarebbe arrivato il momento della gara, sarebbe stato troppo stanco", ha dichiarato, come riportato da Il Corriere della Sera. Insomma, per chi lo conosceva, il 24enne stava portando il proprio corpo al limite.
Asenath Cheruto Rotic aveva capito che il marito era ormai allo stremo, e proprio la scorsa domenica lo aveva pregato di restare a casa, mettendo da parte gli allenamenti. Purtroppo il maratoneta non le ha dato ascolto. "Gli ho ripetuto più volte di riposarsi , ma lui si è sempre rifiutato", ha raccontato. Per il 24enne c'era una nuova maratona da preparare, quella di Rotterdam, ad aprile. E poi le Olimpiadi. "Mi ha detto che era esausto dopo l’allenamento e che gli era venuto un forte mal di testa. Quindi ha sentito per telefono i figli, ai quali aveva promesso un orologio da polso in regalo una volta tornato a casa", ha aggiunto la donna.
Cosa non torna
Tutto, adesso, prende una piega diversa. La morte di Kiptum poteva forse essere evitata. Asenath Cheruto Rotic ha saputo della morte del marito in piena notte, è stata sua suocera a raggiungerla in camera e a svegliarla. Inizialmente era arrivata la notizia che il 24enne fosse stato rapito, poi
Come sono andate davvero le cose? Secondo il padre dell'atleta quattro uomini sospetti si sarebbero recati a casa del maratoneta alcuni giorni prima, chiedendo di lui. "Ho chiesto loro di fornire un documento d'identità, ma hanno deciso di andarsene", ha dichiarato alle autorità locali il padre di Kiptum. La morte dello sportivo potrebbe forse nascondere altro? Da qui la richiesta di aprire un'indagine.
Del resto quella di Kiptum non è l'unica tragedia che si è abbattuta sul mondo dello sport in Kenya. Wanjiru, medaglia d'oro a Pechino 2008, morì in circostanze misteriose, precipitando dal balcone di casa. Mentre nel 2021 la mezzofondista Agnes Tirop venne pugnalata a morte all'interno della sua abitazione, e perse la vita a soli 25 anni. Che ci sia altro dietro le morti di questi atleti? Anche la politica si sta muovendo.
"Il ministero dello sport deve intraprendere alcune azioni, deve prendere sul serio i nostri atleti. Alcuni atleti sono giovani con carriere promettenti ma sono lasciati soli", ha dichiarato il deputato Gideon Kimaiyo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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