"Caduto dal terzo piano". L'ultimo mistero di un oligarca russo

Il deputato Pavel Antov è stato trovato morto dopo una caduta dal terzo piano di un hotel in India. Due giorni prima, nello stesso albergo, era morto il compagno di viaggio Vladimir Budanov. Le autorità parlano di un suicidio dopo che era stato visto "visibilmente scosso"

"Caduto dal terzo piano". L'ultimo mistero di un oligarca russo

La serie di morti misteriose continua a imperversare all'interno dell'oligarchia russa. L'ultimo caso riguarda Pavel Antov, deputato di Russia Unita, trovato morto in circostanze sospette a Rayagada, nello stesso indiano dell'Odisha. Il cadavere è stato ritrovato domenica nei pressi dell'hotel dove alloggiava insieme a quattro compagni di viaggio, ed è probabile che sia morto dopo essere precipitato dal terzo piano dell'albergo. Secondo le autorità locali, tutto farebbe credere a un suicidio: l'uomo era apparso estremamente turbato dopo avere partecipato al funerale di un suo compagno di viaggio, Vladimir Budanov, trovato privo di sensi nella camera da letto due giorni prima della morte di Antonov.

Da sottolineare anche che, come riporta l'agenzia russa Ria Novosti, le autorità locali - in base a quanto dichiarato dal console generale russo a Calcutta - avrebbero già dichiarato conclusa l'indagine sulla morte di Budanov e autorizzato la cremazione del corpo.

I media indiani riferiscono che l'ipotesi più accreditata per la morte di Antov sia quella del suicidio. Qualcuno ritiene che non sia da escludere la pista dell'incidente, mentre in Occidente inizia a farsi largo l'idea di un giallo dai contorni più oscuri, non solo per il fatto che questo non è il primo caso di morte tragica di un uomo appartenente all'oligarchia russa, ma anche perché il profilo di Antov, e le circostante in cui è avvenuta la morte lasciano dei sospetti.

L'uomo, deputato del partito Russia Unita per l'oblast di Vladimir e membro di alcune commissioni regionali, era uno degli uomini più ricchi del Paese. Fondatore dell'industria di insaccati "Vladimir Standard", nel 2019 è stato descritto come il parlamentare con il reddito più alto di tutta la Russia, che, secondo Forbes, ammontava nel 2018 a circa 9,97 miliardi di rubli. L'agenzia Tass riporta le parole del presidente dell'assemblea legislativa, Vladimir Kiselyov, che descrive Antov come "apprezzato sia per la sua professionalità che per le sue qualità personali: delicato, intelligente, rispettoso di tutti, uomo di larghe vedute ed erudizione".

Inoltre, molti media sottolineano come Antov, a giugno, avesse pubblicato sui propri canali social un messaggio fortemente critico nei confronti della guerra in Ucraina. Nel post, poi prontamente cancellato dai social ma riferito anche dal Daily Mail, si faceva riferimento alla campagna missilistica contro Kiev e altre città ucraine e veniva definito questo tipo di attacchi come una forma di terrorismo. Il messaggio venne cancellato subito dopo giustificandolo come una sorta di malinteso o di errore tecnico, ma in ogni caso aveva certificato il pensiero dell'oligarca riguardo la cosiddetta "operazione militare speciale" di Vladimir Putin.

Questi elementi, uniti alla particolare spiegazione fornita - un eccessivo turbamento per la morte di Budanov due giorni prima - lasciano diversi punti interrogativi. Anche il luogo, l'India, uno dei Paesi partner di Mosca sia sotto il profilo bellico che industriale ed energetico, rappresenta un fattore che va tenuto in considerazione, dal momento che non sono noti i dettagli e i motivi del viaggio intrapreso da Antov e Budanov.

Se non altro perché l'onda di morti misteriose interne all'élite e alla oligarchia russa, non necessariamente tra i critici del Cremlino, si è fatta sempre più ampia, confermando l'ipotesi di guerre intestine e parallele in seno allo Stato e all'industria del Paese.

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