Sono riusciti a mandare un ultimo disperato messaggio ai familiari, prima di andare incontro al proprio destino: Doug Inglis e Jenny Gusse, una coppia di escursionisti canadesi, sono stati sbranati da un orso mentre si trovavano in un campeggio nel Parco Nazionale di Banff.
I due, entrambi 62enni, erano originari di Lethbridge, Alberta, una città a circa 250 km a sud di Calgary. Amanti dell'aria aperta e della vita a contatto con la natura, Doug e Jenny avevano deciso di intraprendere questa nuova avventura, condividendo la propria esperienza e l'itinerario di viaggio con il nipote di Doug, Colin Inglis: quest'ultimo era riuscito a restare in contatto coi propri congiunti tramite il Garmin inReach, un dispositivo di comunicazione satellitare.
Tutto andava bene, almeno fino alla serata dello scorso venerdì 29 settembre. I due escursionisti canadesi avvisano Colin di non essere riusciti a raggiungere il campeggio previsto e di essere stati costretti a fermarsi prima e ad allestire un campo per affrontare la notte vicino al corso del fiume Red Deer nella Panther Valley. Poche ore dopo la comunicazione, il nipote di Doug riceve un ultimo inquietante messaggio. Il Garmin riferisce queste poche parole: "Bear attack bad". L'attacco da parte di un orso e l'impossibilità di comprendere quanto fosse grave la situazione e cosa stesse loro accadendo per davvero mettono subito in allarme il congiunto dei 62enni.
Colin lancia una richiesta di aiuto ai responsabili dell'area naturalistica, e scopre che un messaggio del genere era stato inoltrato dalla coppia anche alla centrale del Parks Canada intorno alle 20.00 ora locale. Una squadra di intervento specializzata negli attacchi di animali selvatici parte immediatamente alla volta della zona in cui Doug e Jenny avevano trasmesso il loro ultimo messaggio. Purtroppo, a causa delle condizioni meteo avverse, è impossibile impiegare un elicottero per agevolare le ricerche.
Gli escursionisti vengono ritrovati intorno all'una del mattino: i loro corpi erano dilaniati, così come quello del cane della coppia, un border collie di 7 anni. I funzionari del parco trovano anche due bombolette spray anti-orso, utilizzate evidentemente dai due canadesi in un ultimo disperato tentativo, risultato vano, di salvarsi la vita. Esperti escursionisti, Doug e Jenny si trovavano in un'area non segnalata come pericolosa per la presenza di orsi, e avevano disposto correttamente il cibo in alto e lontano dall'accampamento, ma anche questa precauzione non è servita.
Sul luogo la squadra di intervento ha trovato un orso particolarmente aggressivo, che è stato abbattuto per evitare il ripetersi di un episodio del genere. L'autopsia ha rivelato che si trattava di una femmina più anziana che non allattava, con un'età di almeno 25 anni. I suoi denti erano in cattive condizioni e l'orso aveva meno grasso corporeo del normale, specie per questo periodo dell'anno.
"L'incidente è avvenuto in una zona remota e selvaggia e non c'erano testimoni", dichiara Parks Canada.
"Non conosceremo mai tutti i dettagli di ciò che ha portato all'attacco e non faremo congetture. Questo incidente è una tragedia e le nostre sincere condoglianze vanno alle famiglie delle vittime", conclude la nota.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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