Le toghe stoppano Macron e governo: via libera al corteo pro Palestina

Il tribunale amministrativo di Parigi ha revocato il divieto di manifestazione pro-palestinese che era stato imposto dalla prefettura

Le toghe stoppano Macron e governo: via libera al corteo pro Palestina
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Semaforo rosso, anzi verde, per la manifestazione filo palestinese organizzata in Francia, a Place de la République, nel cuore di Parigi. In un primo momento l’evento era proibito dalle disposizioni della prefettura, ma il tribunale amministrativo della capitale ha revocato il divieto. Il risultato è che migliaia di persone si sono radunate nel luogo di ritrovo, rispondendo all’appello lanciato dall’associazione Europalestine e dal Nuovo Partito anticapitalista.

La manifestazione pro palestinese a Parigi

Nonostante il divieto della prefettura, in Place de la République, a Parigi, dal secondo pomeriggio si erano radunati svariati manifestanti per prendere parte all’evento filo palestinese. Il raduno era stato vietato ieri dalla questura della capitale per la possibilità di "disturbo dell'ordine pubblico" nonché per possibili "atteggiamenti, commenti e gesti di carattere antiebraico".

Il dietrofront delle autorità è arrivato quando la folla sul posto era già piuttosto numerosa. "L'esecuzione delle ordinanze (...) emesse dal prefetto di polizia il 18 ottobre è sospesa nella misura in cui vietano il raduno previsto tra le 19.00 e le 20.00", ha dichiarato il tribunale nella sua ordinanza. È la prima volta dallo scoppio della crisi israeliana che nella capitale viene autorizzata una manifestazione di questo tipo, in seguito ai provvedimenti attuati dal governo guidato da Emmanuel Macron.

La posizione della Francia

Il 12 ottobre, cinque giorni dopo il sanguinoso attacco perpetrato in Israele da Hamas, il ministro degli Interni Gérald Darmanin aveva incaricato i prefetti di vietare "manifestazioni filo-palestinesi, perché potrebbero generare disordini nell'ordine pubblico". Mercoledì il Consiglio di Stato aveva contestato il governo, sostenendo che le manifestazioni filo-palestinesi non potevano essere vietate sistematicamente e che spettava solo ai prefetti valutare se esistesse un rischio locale di disturbo dell'ordine pubblico.

In un contesto del genere Emmanuel Macron ha giustificato il divieto con la necessità di un “periodo di decenza” dopo i massacri di israeliani da parte di Hamas e il rischio di infiltrazione di “elementi ultraradicali”. "Penso che ci sia stato un periodo di decenza, c'è stato un attacco terroristico, non è stato bello", ha spiegato durante uno scambio con gli studenti per strada a Parigi, testimoniato dall’Afp.

"Vedo persone che vogliono manifestare pacificamente, ma ci sono elementi iper-radicali che bruceranno le bandiere di Israele e difenderanno Hamas", ha aggiunto il presidente francese.

Adesso ecco il cambio di passo deciso dal tribunale di Parigi per la manifestazione che, almeno per il momento, si sta svolgendo in maniera pacifica.

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