Ha postato due immagini su X, dove i suoi quasi 250mila follower hanno potuto leggere la ricostruzione da lei proposta in merito alla presunta provenienza di una parte del materiale missilistico utilizzato da Hamas per colpire Israele. Per Jennifer Zeng, attivista e dissidente cinese, esisterebbe un filo rosso che chiamerebbe in causa una fabbrica di tubi d'acciaio situata nella città di Laiyang, nella provincia dello Shandong, in Cina, e le armi utilizzate dal gruppo operativo a Gaza.
A completare la sua tesi, non confermata altrove, la foto di una scritta sopra quello che sembrerebbe essere un tubo, che ne dimostrerebbe la provenienza dal sito cinese, e un articolo pubblicato sulla piattaforma web cinese NetEase. Troppo poco per accertare la veridicità di quanto sostenuto dall'attivista, ma sufficiente per porsi almeno una domanda. Nel recente passato la Cina ha mai inviato missili o materiale missilistico ad Hamas? Ci sono state, per caso, triangolazioni effettuate da alcune aziende cinesi con Paesi quali l'Iran e la Siria?
Indiscrezioni e voci di corridoio
Andiamo con ordine e partiamo dalle affermazioni di Jennifer Zeng. La scrittrice ha acceso i riflettori su un articolo scritto da un utente anonimo (nickname: Xiwen Story) e pubblicato sulla piattaforma cinese NetEase. Il titolo desta particoalre interesse: "Hamas no longer uses Layang steel tubes, but 15-barrel 114 rockets". Si tratta di un approfondimento realizzato da un professionista o di una semplice ricostruzione offerta da una penna amatoriale? Il dubbio resta, anche se la sensazione propende per la seconda opzione. In ogni caso, nella parte più interessante del testo l'autore ha scritto che Hamas non utilizza più tubi d'acciaio Laiyang, ma utilizza lanciarazzi "potenziati". Subito dopo, lo stesso autore ha fatto presente che Hamas "ha effettuato una serie di attacchi missilistici su larga scala sul continente israeliano, esercitando una forte pressione su Israele".
Zeng ha quindi fatto sapere di aver approfondito la questione. Risultato: il trasferimento del materiale missilistico ad Hamas dalla presunta fabbrica cinese di tubi d'acciaio sarebbe avvenuto nel 2015. Pare che l'azienda esportasse il materiale ad un'azienda attiva nel settore del gas e operativa in un Paese del Medio Oriente. I prodotti inviati sarebbero ufficialmente serviti per la posa dei tubi del gas. Più volte interpellata, la fabbrica avrebbe spiegato di non sapere come e perché i suoi tubi sarebbero finiti nelle mani di altre persone per essere trasformati in armi. L'azienda non ha rivelato da quale nazione provenisse il cliente, ma avrebbe escluso il Libano. "L'unica cosa che possiamo spiegare è che la qualità dei prodotti della nostra fabbrica è di prim'ordine e i prezzi sono ragionevoli. Per questo motivo i clienti ci scelgono nonostante la distanza", avrebbe aggiunto la stessa fabbrica secondo Zeng.
Progetti cinesi e missili contrabbandati
Dando un'occhiata agli archivi, scopriamo che negli anni passati la Cina è stata più volte tirata in ballo in materia di armamenti esportati o diretti ad Hamas. Nel 2012, Abc scriveva che Hamas aveva lanciato razzi cinesi a medio raggio contro le città del sud di Israele, probabilmente WS-1E di progettazione cinese. Quei razzi erano perl molto probabilmente basati su progetti cinesi e non prodotti dai cinesi. Detto altrimenti, non c'erano e non ci sono ancora oggi prove, né dirette né indirette, capaci di affermare che esista una fornitura di missili dalla Cina ad Hamas.
"È probabile che i razzi di progettazione cinese siano stati trasportati attraverso il Sudan, attraverso il deserto del Sinai, fino a Gaza", aveva spiegato all'epoca Ben Goodlad, analista senior di Jane's Defense, aggiungendo che era tuttavia possibile che i razzi in questione potessero essere stati costruiti su progetti cinesi dall’Iran in Sudan o altrove. Due anni più tardi, Nbc News ha parlato di razzi contrabbandati di fabbricazione siriana basati su un progetto cinese "che hanno potenziato l'arsenale di Hamas, dominato per lo più da rozzi dispositivi fatti in casa".
I M-302 di Hamas prodotti dall'esercito si sarebbero basati sui razzi cinesi Weishi-2 o WS-2 prodotti dalla Sichuan Aerospace Industry Corporation.
"Sono stati realizzati su licenza dei cinesi", ha affermato Tal Inbar del Fisher Institute for Air and Space Strategic Studies, istituito dall'Israel Air Force Association, affermando però che il coinvolgimento della Cina sembrerebbe essere transazionale anziché strategico. Dunque, è difficile, se non impossibile, credere ad un collegamento diretto di Pechino con il misterioso materiale preso in considerazione dall'attivista Zeng.
Picture 1: The material for the #Hamas #rockets came from Laiyang Steel Pipe Factory in #Shandong, #China.
— Inconvenient Truths by Jennifer Zeng 曾錚真言 (@jenniferzeng97) October 10, 2023
Picture 2: An article published today on NetEase, one of China's largest web portals, entitled "Hamas no longer uses Layang steel tubes, but 15-barrel 114 rockets."
The… pic.twitter.com/bbYCnrBas5
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.