I punti chiave
Se cercare un ago in un pagliaio è un'impresa, immaginate cosa può significare cercare la batteria di un orologio in 1.500 chilometri di strada nell'outback d'Australia. Non è una metafora casuale. Nel continente oceanico il gigante minerario Rio Tinto ha visto dispersa nei giorni scorsi una capsula radioattiva di Cesio-137 delle dimensioni di otto millimetri per sei, più o meno quella di una batteria per orologi. La spedizione era stata affidata il 12 gennaio scorso a una compagnia terza perché venisse consegnata dall’impianto minerario di Gudai-Darri a nord della città di Newman fino a Perth, capoluogo dell'Australia Occidentale.
Il deserto dove si è persa la capsula
I cinefili ricorderanno la regione come teatro del dramma Australia, uno dei più celebri film ambientati nel Nuovissimo Continente. Il Far West dell'Australia è il territorio in cui nel 1932 il governo dell'ex colonia britannica combatté, e perse, l'unica guerra mai portata all'interno del suo territorio: quella per l'eradicazione degli emù, che proprio in Australia Occidentale proliferavano e devastavano le coltivazioni di grano. Mitragliati, scacciati dai territori coltivabili, cacciati in ogni angolo nel deserto, i pennuti imparentati con gli struzzi riuscirono comunque a mantenere nutrite colonie, che sopravvivono tutt'ora.
In questo scenario si è svolto il viaggio incompiuto della capsula. Un viaggio su una distanza paragonabile a quella che separa Aosta da Reggio Calabria nel cuore di uno Stato federale che si estende su 2,52 milioni di chilometri quadrati, abitato da mediamente un abitante per chilometro quadrato e il 75% della cui popolazione si concentra nella sola Perth.
La capsula su cui l'attenzione di tutta l'Australia è attratta è, per la precisione, un misuratore utilizzato nelle miniere gestite da Rio Tinto per analizzare i livelli di radioattività naturale di vari materiali che possono indicare la presenza di terre rare e altri minerali pregiati nel sottosuolo. "È stato scoperto che mancava il 25 gennaio quando il misuratore è stato disimballato per l'ispezione. I servizi di emergenza sono stati avvisati e una ricerca è iniziata poco dopo. Le autorità hanno annunciato due giorni dopo che la capsula era scomparsa", scrive Axios.
Nell'Outback è partita una ricerca affidata al dipartimento dei Servizi Antincendio e di Emergenza (Dfes) operante nella lotta agli incendi boschivi. Nel periodo più caldo dell'anno, in cui le temperature si mantengono oltre i 35 gradi per settimane nell'estate d'Australia, una quantità strategica di risorse è deviata alla caccia della capsula. La cui esposizione potrebbe imporre a chi vi passa vicino lo stesso ammontare di radiazioni ricevibili in un anno, secondo le autorità dell'Australia Occidentale.
Ciononostante, i sanitari del governo regionale ci hanno tenuto a sottolineare il ridotto rischio relativo per i singoli cittadini in un'area tanto spopolata. Lo scenario che inquieta di più le autorità è quello che vede la capsula incastrata nei copertoni di un auto o di un camion e portata assieme ad essi nel cuore di una metropoli, ma è ritenuto estremamente remoto.
An image of the capsule is below - pic.twitter.com/pbbtfZWEN9
— Chief Health Officer, Western Australia (@CHO_WAHealth) January 27, 2023
L'allarme delle autorità
"Stiamo prendendo molto sul serio questo incidente. Riconosciamo che questo è chiaramente molto preoccupante e ci scusiamo per l'allarme che ha causato nella comunità dell'Australia occidentale", ha detto il capo della divisione minerale di ferro di Rio Tinto Simon Trott in una dichiarazione ai media lunedì. L'unica consolazione, per ora, è quella degli inquirenti che hanno analizzato il cargo, stabilendo che la capsula non è stata rubata e che i dispositivi anti-manomissione del convoglio erano integri. A ordinare le perquisizioni il Chief Health Officer dell'Australia Occidentale, Andrew Robertson.
L'allarme nel Paese è alto e Rio Tinto, già colpita in passato dalle accuse di aver danneggiato i siti degli aborigeni australiani, rischia un durissimo danno d'immagine. Ma nessun panico assoluto è giustificabile. Il tempo di decadimento del Cesio-137, comunque, è minore di quello di numerosi altri isotopi nucleari. "Ha un tempo di dimezzamento di 30 anni e un tempo di dimezzamento biologico di circa 70 giorni, il che vuol dire che abbandona l’organismo avendo rilasciato solo una piccola parte delle sue radiazioni", nota Nucleare e Ragione. "Al contrario", per fare un esempio, "lo Iodio 131, altro radionuclide che viene rilasciato in eventi come Chernobyl o Fukushima, ha un tempo di dimezzamento di soli 8 giorni, ma un tempo di dimezzamento biologico dell’ordine dei 100 giorni, quindi, se assorbito, ad esempio attraverso gli alimenti, ha una capacità molto maggiore di rilasciare le sue radiazioni prima di abbandonare il nostro corpo".
In sostanza, anche se ogni esposizione non sarà di per sé paragonabile a quella di altri isotopi, ci vorranno trent'anni prima
che il Cesio-137 nella capsula, secondo le previsioni scientifiche, dimezzi la quantità di atomi attivi al suo interno. Un tempo più che congruo per trovare il minuscolo ago nell'immenso pagliaio dell'Australia Occidentale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.