"Quella macchina scura ci è venuta addosso, accelerando. Ha puntato proprio noi, salendo sul marciapiede". Sono queste le prime parole, come riporta Repubblica, pronunciate da Matteo Maj, il 51enne turista italiano che si trovava a New York con la moglie Giulia per il viaggio di nozze. L’uomo, insieme alla consorte e ad altre persone, era stato travolto da una vettura nella notte tra domenica e lunedì in zona Manhattan, tra la 36esima Strada e la Sesta Avenue. A guidare il mezzo Imani Lucas, 29 anni, incriminata per tentato omicidio plurimo, omissione di soccorso e guida spericolata. Quest’ultima agli agenti ha raccontato di aver sentito la voce di Dio. La donna è risultata negativa al test di alcool e droga ma soffrirebbe di problemi mentali.
Una esperienza terribile quella vissuta dai due turisti piacentini. Paura che si mescola al dolore per le ferite e all’ansia per qualcosa di inaspettato. Ad avere la peggio è stata Giulia, 34enne istruttrice federale di tennis ed ex giocatrice. La donna ha riportato fratture delle vertebre cervicali e, per questo è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico nel corso del quale le sono state impiantate alcune placche. Il suo quadro clinico, per fortuna, è migliorato. Tanto che Matteo ha potuto parlare con lei.
Il 51enne ricorda quanto accaduto in quei drammatici istanti. "È stato un incubo, momenti tremendi, noi due insieme e un attimo dopo… ma adesso Giulia sta meglio, ha aperto gli occhi, per fortuna mi ha riconosciuto. Le hanno tolto le macchine e ha respirato da sola. I dottori sono molto fiduciosi". Secondo quanto racconta Matteo, la prima richiesta della moglie ha riguardato lo sport: "Mi ha fatto capire con il labiale che voleva che accendessi la tv e mettessi un canale di sport, qualsiasi sport". Forse voglia di distrarsi. L’importante è che il momento più difficile sia stato superato. E in questo avrebbe influito l’indole da sportiva che contraddistingue la donna. "Secondo i medici- ha evidenziato ancora Matteo- Giulia ha recuperato in fretta grazie alla sua tempra di atleta".
Il 51enne, ricoverato nello stesso ospedale della moglie, a sua volta ha riportato le fratture del naso e della tibia e del perone della gamba destra. Spiega di aver assistito a tutta la scena: "Eravamo fermi in attesa del verde, dopo aver mangiato a Bryant Park eravamo andati in zona Empire, poi stavamo risalendo verso nord, per rientrare in albergo. Era il nostro viaggio di nozze, rimandato per la pandemia. Domenica era la nostra ultima notte negli Stati Uniti". Tutto è accaduto in pochi secondi. "Eravamo io, Giulia e altri turisti, asiatici", ha proseguito il turista italiano evidenziando che l’impatto è stato molto violento.
"Siamo stati scaraventati a una decina di metri- ha continuato- e siamo finiti tra un cumulo di rifiuti. La nostra fortuna è che i soccorsi sono arrivati subito e ci hanno portato in un ospedale molto organizzato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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