“Sconvolgente”. In Germania si propone di togliere il nome di “Anna Frank” da un asilo

Direttore e genitori di un asilo nell'est Germania chiedono di cambiare il nome alla scuola "Anna Frank": il consiglio comunale boccia la proposta

“Sconvolgente”. In Germania si propone di togliere il nome di “Anna Frank” da un asilo
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"Meglio un nome meno politico", con questa motivazione la direttrice e un gruppo di genitori di un asilo nido in Germania ha cercato di cambiare il nome della scuola Anna Frank. Il motivo è che quella della bimba oebrea olandese deportata ad Auschwitz dai tedeschi non sarebbe una storia adatta ai bambini. La proposta è stata per il momento respinta dal consiglio comunale di Tangerhütte. Per i prossimi giorni, è previsto un documento comune da parte di tutti i capigruppo, di maggioranza e opposizione: il testo dovrebbe recitare che "i gruppi parlamentari del consiglio comunale di Tangerhütte chiedono al sindaco Brohm di respingere chiaramente questa ridenominazione".

Nel documento con il quale il consiglio comunale intende prendere una posizione ferma e precisa nella questione si spiega che la richiesta di cambiare nome è piuttosto la prova di una "dimenticanza della storia da parte dei responsabili". Il sindaco Brohm ha provato a spiegare che il cambio nome non c'entra nulla con la crisi israelo-palestinese ed era stata prospettata già all'inizio di quest'anno: la modifica era stata proposta per "rimarcare visibilmente" il "fondamentale nuovo inizio" che l'asilo sta preparando da 14 mesi. Ma la concomitanza ha reso tutto più assurdo.

"Inquietante, direi anzi sconvolgente", è stato il commento di Giuseppe Valditara alla vicenda. L'episodio è infatti solo l'ultimo segnale, in ordine di tempo, di un fenomeno che sta diventando allarmante, come testimoniato anche dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, che si è detto "profondamente turbato" dal crescente antisemitismo, così come dal fanatismo anti-musulmano. Dalle stelle di David e gli oltraggi in Francia (culminati con l'accoltellamento di una donna ebrea sabato scorso a Lione) agli episodi di vandalismo nel cimitero di Vienna, dagli attacchi ai negozi e le sinagoghe in Spagna, la situazione preoccupa sempre di più.

Anche in Italia ci sono casi: dopo i ripetuti casi di vandalismo ai danni delle pietre d'inciampo a Trastevere, la procura di Roma ha aperto un'indagine per odio razziale.

Ma la volontà di voler cambiare nome all'asilo perché la storia di Anna Frank non è abbastanza facile da spiegare ai bambini segna in maniera netta una deriva culturale assunta dall'Europa negli ultimi anni, contro la quale è necessario intervenire immediatamente per evitare che questo infici sulla crescita dei giovani e giovanissimi. I valori con i quali è stata formata l'Europa nel dopoguerra vanno in direzione opposta a quelli che si stanno diffondendo.

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