Gli spari, il video choc e la folle corsa in auto del politico croato

Scandalo per il governo croato. Il vicepremier si è dimesso a causa di un video, diffuso dal quotidiano Jutarnji List, che lo mostra mentre spara alla cieca da un'auto in corsa

screen da video Jutarnji List
screen da video Jutarnji List
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Prima gli spari, poi il video e infine le dimissioni. Il vicepremier della Croazia Josip Dabro, segretario del partito Movimento Patriottico, si è dimesso. Il motivo? È presto detto: il quotidiano Jutarnji List ha diffuso un video che lo vede protagonista e lo mostra chiaramente mentre, da un’auto in corsa, spara alla cieca più di diesci colpi di pistola. Una goliardata che è costata cara al ministro dell’Agricoltura e vicepresidente del governo, il quale è stato costretto a rassegnare le dimissioni.

Il video choc

Il filmato parla chiaro. Il video ritrae il ministro in pantaloncini corti e maglietta, seduto sul sedile del passeggero di una macchina in movimento. Nel filmato, Dabro carica la pistola con entusiasmo, gridando e parlando con un altro passeggero. Successivamente, punta l’arma fuori dal finestrino e scarica una decina di proiettili nel buio, completamente alla cieca. In sottofondo la musica ad alto volume, si vede Dabro cantare, rimettere la pistola nel vano portaoggetti e rivolgersi verso la telecamera pronto a salutare suo “fratello Mario”. Le immagini suggeriscono che l’auto stesse entrando in un centro abitato. La registrazione termina con un ulteriore saluto del ministro alla telecamera posizionata sui sedili posteriori: “Saluti, fratello Mario”, dice sorridendo.

Le dimissioni

Da qui, a valanga, è iniziato il tam tam politico e giudiziario. Sul piano prettamente politico, il vicepremier ha scritto un comunicato nel quale ha annunciato le sue dimissioni irrevocabili. "Sono consapevole che queste circostanze creano un ulteriore onere per il governo e per il mio partito", ha ammesso. Poi, a stretto giro, ha aggiunto:"credo che la mia situazione personale non debba distogliere l'attenzione del governo e del ministero dalle loro priorità, né rallentare le riforme necessarie". A livello giudiziario, invece, il ministero dell’Interno, in collaborazione con l’Ufficio del Procuratore della Repubblica di Croazia, ha avviato un’indagine per determinare se il comportamento del ministro possa configurare reati come la messa in pericolo della vita e della proprietà tramite un’azione pericolosa.

Le scuse

Da qui le scuse del diretto interessato che, dopo la diffusione del video, si è scusato per le sue azioni. “Oggi è stato pubblicato un mio video privato risalente a diversi anni fa, prima che assumessi l’incarico di membro del governo. Riconosco che quel gesto è stato irresponsabile e profondamente avventato”, ha esordito. Poi, concludendo, ha chiarito la sua posizione: “Voglio sottolineare che i colpi sparati erano a salve e che in nessun momento è stata messa a rischio la sicurezza di persone o beni. Detengo l’arma in modo legale, ed è regolarmente registrata. Mi scuso sinceramente per un atto che non rispecchia i miei valori, ma che è frutto di un momento di leggerezza”.

L'intervento del partito

In difesa dell’omai ex ministro è intervenuto Ivan Penava, sindaco di Vukovar e presidente del partito di Dabro. "Il video era di natura privata ed è stato inviato a persone che il signor Dabro considerava suoi amici.

Non era certamente destinato a un pubblico più vasto", ha detto Penava in conferenza stampa, assicurando che il ministro dimissionario "non ha mai messo in pericolo la vita degli altri”. Intanto Dabro tornerà al ruolo di parlamentare e verrà sostituito da un altro collega di partito.

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