"Stroncato da un infarto improvviso". Morto l'ex premier cinese Li Keqiang: era l'alter ego di Xi

L'ex premier cinese Li Keqiang è morto a Shanghai all'età di 68 anni a causa di un infarto improvviso. Fino allo scorso marzo, e per dieci anni di fila, è stato alla guida del governo occupandosi di politica economica

"Stroncato da un infarto improvviso". Morto l'ex premier cinese Li Keqiang: era l'alter ego di Xi
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È morto all'età di 68 anni per un attacco di cuore. L'ex premier cinese Li Keqiang è deceduto all'improvviso mentre si trovava a Shanghai. "Tutti i tentativi di rianimarlo sono falliti", ha spiegato la Cctv, la televisione di Stato, raccontando l'episodio tra lo stupore generale. Li, economista esperto e navigato, un tempo considerato contendente riformista per la leadership del Paese, ha servito al fianco di Xi Jinping per un decennio, adottando un tono più mite del presidente cinese, senza tuttavia mai sfidare direttamente le politiche intransigenti di quest'ultimo. Nel corso della sua carriera, ha ricoperto la seconda posizione politica più alta della Cina fino alla sua uscita di scena, avvenute lo scorso marzo. Negli ultimi anni era uno tra i massimi dirigenti cinesi più isolati.

La morte di Li Keqiang

Li, come anticipato, aveva tutto per diventare un potenziale leader di spicco del Partito Comunista Cinese. Alla fine, però, è stato superato da Xi, e nel 2013 è diventato primo ministro, cioè il capo del gabinetto cinese. Nei successivi 10 anni, ha guidato i ministeri del governo, ma ha spesso dato l'impressione di esercitare meno potere dei precedenti premier, con lo stesso Xi ad occupare il centro della scena.

Il suo curriculum era di massimo rispetto. Li, tecnocrate altamente istruito, vantava una laurea in giurisprudenza ed economia, oltre ad un dottorato in economia. Era l'esempio calzante di una generazione di leader cinesi altamente formati, cresciuta rapidamente tra gli anni '80 e '90, quando la generazione di Mao Zedong scomparve dalla politica, ma in gran parte finita per lo più in secondo piano nell'ultimo decennio, in seguito all'insediamento e consolidamento al potere dello stesso Xi.

Li è ricordato per la sua attenzione nell’affrontare i mali sociali della Cina. Nel 2020, ad esempio, sottolineava come nel Paese vi fossero ancora 600 milioni di persone con un reddito mensile di 1.000 yuan (137 dollari). E lo faceva in un momento in cui il governo pubblicizzava il successo di far uscire milioni di persone dalla povertà come motivo di orgoglio nazionale.

Il mago dell'economia

Fino al termine dello scorso anno, Li Keqiang era formalmente il "secondo leader" della Cina. Nello specifico, è stato premier – una figura tradizionalmente responsabile dell’economia – per un decennio, dal 2013 al marzo 2023, ombra del presidentissimo Xi.

Durante il suo mandato, ha guidato la seconda economia più grande del mondo attraversando un periodo complesso, sia per le crescenti tensioni internazionali tra la Cina e gli Stati Uniti, con una conseguente guerra commerciale, che per l'aumento del debito pubblico nazionale e della disoccupazione, entrambe conseguenze della pandemia di Covid-19.

Nel suo ultimo anno in carica, l’economista aveva più volte avvertito delle sfide che avrebbe dovuto affrontare l’economia della Cina, nel bel mezzo della rigida politica anti Covid portata avanti dal governo. Sui social cinesi, in seguito alla notizia della sua morte, gli utenti hanno rilanciato una sua frase emblematica, pronunciata nel 2022 di fronte al parlamento cinese: "Non importa come possa cambiare l’ambiente internazionale, la Cina manterrà il corso di una più ampia apertura".

L'alter ego di Xi

Da complementare di Xi, Li Keqiang era finito per diventare il completo alter ego del presidente cinese. Già, perché l'ex premier era favorevolissimo al settore privato e sposava una posizione di politica economica che, nel corso degli anni, è diventata sempre più divergente da quella sposata dallo stesso Xi, che ha invece preferito rafforzare il controllo del Partito sull’economia.

Li era inoltre considerato un protetto del predecessore di Xi, Hu Jintao, ex presidente dal 2002 al 2012. I due condividevano le stesse sensibilità economiche e sono saliti al potere attraverso la Lega della Gioventù del Partito Comunista. La fazione era nota per aver prodotto leader riformisti provenienti da famiglie umili, ma la sua influenza sarebbe stata notevolmente ridimensionata dopo l'ascesa di Xi.

I rapporti con Hu Jintao

In ogni caso, la relazione politica tra Li e Hu era apparsa evidente lo scorso anno, quando, nell'ottobre 2022, l’ex massimo leader cinese è stato inaspettatamente portato fuori dalla cerimonia di chiusura del Congresso del Partito Comunista. In un momento drammatico, durante un evento solitamente coreografato, Hu Jintao è stato scortato fuori dalla stanza, fermandosi, mentre stava uscendo dalla sala, per dare una pacca sulla spalla ad un Li dal volto impassibile.

Il periodo di Li ai vertici del Partito si è concluso a ottobre, quando non è stato nominato membro del Comitato Centrale del partito durante un rimpasto di leadership che ha visto Xi

circondarsi di alleati chiave. All'epoca 67enne, Li era ad un anno dall'età pensionabile non ufficiale prevista per i dirigenti senior del Partito comunista cinese. Adesso, sia Li Keqiang che Hu Jintao sono fuori dai giochi.

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