
Attentato sventato in Francia, presso la stazione della metropolitana di Chevilly-Larue, nell'area metropolitana di Parigi. Nel tardo pomeriggio di ieri, attorno alle 19, un uomo ha cercato di colpire i presenti che aspettavano il treno con un coltello ma fortunatamente la sua azione è stata interrotta da poliziotto fuori servizio. L'aggressore ha 20 anni ma la sua nazionalità non è stata resa nota dai media francesi, che in questo caso, come in altri dei giorni precedenti, mantengono il più stresso riserbo sull'identità del sospettato.
L'allarme è stato lanciato dal personale di servizio della metropolitana e in pochi minuti una pattuglia della polizia si è precipitata sul binario per formalizzare l'arresto dell'uomo. La procura ha aperto un'indagine ma fortunatamente questa volta non si contano né morti né feriti. L'attacco è l'ennesimo in pochi giorni dopo quello di Villach in cui un siriano ha ucciso un 14enne e ha ferito altre 5 persone. L'attacco austriaco è stato acclarato sia di matrice islamica, l'attentatore lo ha rivendicato nel nome dell'Isis mentre di quello francese difficilmente verranno diffusi dettagli non essendoci stati feriti. Tra le ipotesi al vaglio della procura anche la possibilità che l'uomo sia parte di una rete e che, quindi, possano esserci altre persone pronte a colpire. Le cronache locali sono particolarmente scarne di dettagli sui fatti di Chevilly-Larue.
In questi giorni i vertici europei si stanno interrogando sulla sicurezza e sulla necessità di intervenire per limitare gli attentati terroristici. Non è questo il caso di Chevilly-Larue, o almeno non si sa ancora se sia questo il caso, ma non è tollerabile che nel cuore dell'Europa ci siano stati due attacchi in tre giorni, Monaco di Baviera e Villach, che hanno portato alla morte di tre persone, tra cui un bambino di due anni e un ragazzino di 14. Il controllo dei confini dev'essere una priorità così come il rimpatrio dei soggetti che non hanno diritto di residenza in Europa. Ma bisogna fare ancora di più ed effettuare controlli più approfonditi sui soggetti ai quali vengono concessi privilegi di cittadinanza e asilo, perché entrambi gli attentatori della scorsa settimana pare fossero regolari sul territorio europeo.
L'afghano di Monaco, prima di effettuare l'attentato, ha pubblicato post islamisti mentre il siriano di Villach si era radicalizzato su TikTok in pochi mesi e nella sua abitazione è stata trovata una bandiera dell'Isis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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