Pista per elicotteri, campo da basket, salone di bellezza, cinema e, ovviamente, la suite riservata a lui, il numero uno di Meta. Più che una barca è un sogno, il «Launchpad» (nella foto) lo yacht - anzi il «giga-yacht» di Mark Zuckerberg.
Il patron di «Facebook» nei giorni scorsi è stato avvistato lungo le coste del Tirreno con l'imbarcazione da 118 metri, e da 300 milioni di euro, che si è (giustamente) regalato per il suo 40esimo compleanno. Le vacanze sono state scandite dagli articoli dei giornali locali che hanno dato notizia della trionfale traversata dall'Elba, a Castellamare a Ischia, in angoli di mare meravigliosi dove il «Launchpad» è stato immortalato da un gran numero di foto scattate dai bagnanti estasiati, non solo per il lusso ma anche per la bellezza di un'opera ingegneristica di questo livello, prodotta da un cantiere navale olandese.
Ora, qui si sta alla larga da pauperismi e populismi. Essendo uno degli uomini più ricchi al mondo, e meritatamente, Zuckerberg fa benissimo a godersi i frutti del suo talento. Avendo, però, mostrato apprensione per le sorti ambientali della Terra - ha donato 40 milioni alla ricerca sulla «cattura» della Co2 - sarebbe interessante scoprire quanto carburante consuma ogni giorno il «giga yacht» e come viene alimentato. Sarebbe interessante non tanto per contestare moralisticamente Zuckerberg - neanche per la sua eventuale incoerenza - quanto per
liberare i comuni mortali (come noi): dai divieti ambientali - a questo
punto del tutto inutili - quali i limiti alla circolazione che gravano su normalissime auto diesel, e da eco-ansie e sensi di colpa per aver stampato su carta un biglietto del treno (scelta ecologicamente «non sostenibile!»).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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