Chi era Amar Kudin, l'agente rugbista morto nello scontro tra volanti

Il 32enne in estate era passato ai servizi operativi, a Primavalle prestava servizio nel quarto turno volanti. Giocava anche a rugby: aveva fatto parte delle Fiamme Oro ed era stato Nazionale giovanile Under 20

Chi era Amar Kudin, l'agente rugbista morto nello scontro tra volanti
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Aveva appena 32 anni. Il sogno coronato, al servizio dello Stato. Ma il tragico incidente tra volanti a Roma gli è costata la vita. Amar Kudin è volato via. Inutili i soccorsi, vana ogni speranza: l'impatto è stato così violento che ha smesso di respirare praticamente sul colpo. Lasciando sotto choc la sua famiglia e i colleghi. Si è rivelato fatale lo scontro tra le due auto della polizia in servizio: una si stava dirigendo sul luogo in cui era scoppiata una rissa, mentre l'altra stava portando in questura una persona appena fermata. Un destino beffardo che lascia sgomenti.

Amar era nato nel 1992. Originario della Croazia, ma da giovane era arrivato in Italia. In estate era passato ai servizi operativi; aveva deciso di restare a Primavalle, dove prestava servizio nel quarto turno volanti. Al dovere delle istituzioni e della divisa affiancava un hobby sportivo: il rugby. Veniva descritto come un giocatore di grande esperienza, con le caratteristiche del tallonatore moderno. Prima di unirsi al Rugby San Dona aveva trascorso un paio d'anni con i giovani del Treviso; poi aveva giocato con Benetton Rugby, Rugby Paese, Marchiol Mogliano e Fiamme Oro Rugby. Aveva anche rappresentato l'Italia come tallonatore dell'U20 azzurra in due incontri del Sei Nazioni 2011 di categoria.

Ad agosto il Civitavecchia Rugby aveva comunicato in via ufficiale l'acquisto di Amar per la stagione 2024–2025 di Serie A Girone 4 del Gruppo 2. Alto 1,80 metri per 103 chili, aveva ricevuto l'etichetta di giocatore solido che faceva del dinamismo in campo aperto uno dei suoi punti di forza. "Ho subito percepito un ambiente positivo e accogliente, caratterizzato da un bello spirito di famiglia dal bel colore biancorosso", aveva dichiarato.

Amar si era detto felice dell'atmosfera che aveva trovato, ritenendo Civitavecchia un "bellissimo posto" in cui praticare rugby. Lo aveva colpito l'aria che si respirava e si era augurato di poter dare un decisivo contributo alla squadra e di intregrarsi velocemente nella cultura di appartenenza del club: "Nonostante l'età molto giovane della squadra faremo del tutto per essere maturi e conquistare i nostri supporter con del bel gioco. A livello collettivo vogliamo vincere e dare del filo da torcere a tutti, magari giocando il ruolo di mina vagante del campionato".

Risveglio amaro anche per i colleghi poliziotti. La dinamica dell'incidente deve essere ricostruita nei minimi particolari. Al momento l'unica drammatica certezza è la scomparsa del 32enne, in servizio alle volanti del commissariato Primavalle.

Sul luogo dell'accaduto si sono recati i parenti di Amar, sprofondati nel dolore. C'è chi ha portato dei mazzi di fiori sulla recinzione sopra il muro contro cui sono finite le due vetture. Anche le istituzioni hanno espresso la propria vicinanza ai cari della vittima.

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