L'arcivescovo di Milano Mario Delpini ha parlato di "desolazione", "strazio" e "sconcerto" per descrivere la tragica morte di Bubacarr Darboe, il 18enne gambiano ospite della nuova Casa della Carità di Lecco affogato ieri nel ramo lecchese del Lago di Como. La Caritas Ambrosiana si è immediatamente attivata per organizzare una raccolta fondi, in sinergia col decanato di Lecco, con l'obiettivo di finanziare il rimpatrio della salma in Gambia, dove vive la famiglia di Bubacarr Darboe, ultimo di sei fratelli.
Cosa è accaduto
Il 18enne era da poco approdato in Italia, dopo essere sbarcato da un barcone a Lampedusa lo scorso venerdì 14 luglio. Non si sa esattamente quando sia partito da casa, ma lo scopo di Bubacarr era quello di raggiungere l'Europa, trovare un lavoro e guadagnare del denaro da inviare ai suoi familiari rimasti in Gambia.
Dopo lo sbarco nella maggiore delle Isole Pelagie, il giovane extracomunitario era stato trasferito a Lecco nella serata di martedì 18 luglio: qui, in attesa della sistemazione all'interno di uno dei centri di accoglienza della zona, Bubacarr era ospite della nuova Casa della Carità, inaugurata di recente e gestita dagli operatori della Caritas.
La tragedia si è verificata nel pomeriggio di ieri, mercoledì 19 luglio, quando il 18enne ha deciso di fare un tuffo nelle acque del Lago di Como, nei pressi della statua di San Nicolò. Insieme a lui, in quel momento, c'erano altri giovani richiedenti protezione internazionale. Dopo una breve nuotata, gli altri giovani stranieri sono tornati verso riva, ma di Bubacarr Darboe non c'era più alcuna traccia: probabilmente il ragazzo è stato trascinato via dalla corrente, annegando nelle acque del lago senza che nessuno si rendesse conto delle sue difficoltà.
Quando si sono accorti che il gambiano mancava all'appello, i presenti hanno lanciato immediatamente l'allarme, ma ormai era troppo tardi. Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco della squadra nautica di Lecco, i quali, tra l'altro, nello stesso pomeriggio avevano già salvato la vita a un 15enne che si era spinto troppo al largo per recuperare un pallone. La squadra di intervento, di lì a poco, si è completata con l'arrivo dei Draghi lombardi, decollati in elicottero da Malpensa insieme a una squadra di sommozzatori di Milano.
Ci sono voluti sessanta minuti, nonostante le forze impiegate in campo, per rinvenire Bubacarr: il corpo senza vita del 18enne è stato ritrovato a 15 metri di profondità e a breve distanza dalla riva. Ora l'obiettivo della Caritas è quello di contattare la madre del ragazzo per informarla della tragedia e reperire fondi per trasferire la salma in patria.
L'appello
Il prevosto di Lecco, monsignor Davide Milano, ha invitato i cittadini a partecipare alla funzione religiosa in programma domenica 23 luglio alle 10:00 nella basilica di San Nicolò, nei pressi del luogo in cui ha perso la vita il gambiano, per ricordare la giovane vittima.
"Una storia così drammatica! Una accoglienza appena cominciata come promessa di una vita migliore! Una angoscia così profonda per chi invece era pronto a farsi carico di una promessa di futuro! Tutto si è inghiottito il lago!", ha commentato l'arcivescovo di Milano Mario Delpini. "Viene la tentazione di pensare che le insidie del male divorino anche la speranza.
Noi desideriamo che lo strazio, la desolazione, lo sconcerto diventino preghiera perché ci sia un abbraccio paterno di Dio ad accogliere e consolare Bubacarr, e ci sia il dono del Consolatore per coloro che gli hanno voluto bene", ha concluso il religioso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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