Grosseto, c'è l'ok per la via intitolata ad Almirante

A Grosseto, la maggioranza di centrodestra ha respinto la mozione della sinistra che chiedeva un passo indietro sull'intitolazione di una via cittadina a Giorgio Almirante. E, per ricordare sul piano della toponomastica il segretario del Msi, manca adesso solo l'ok del prefetto

Un primo piano di Giorgio Almirante
Un primo piano di Giorgio Almirante
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La minoranza di sinistra ha presentato in consiglio comunale una mozione che chiedeva alla maggioranza di centrodestra di fare un passo indietro, per quanto concerne l'intitolazione di una via di Grosseto a Giorgio Almirante. Un atto che, com'era prevedibile, è però stato respinto. E adesso che è arrivato il via libera del consiglio, manca di fatto solamente quello del prefetto (che stando a quanto riportato dalla stampa locale potrebbe arrivare entro una decina di giorni). L'iter burocratico propedeutico all'inaugurazione di via Giorgio Almirante procede insomma a pieno ritmo, a dispetto del parere contrario dei partiti di minoranza. Un "caso" che negli scorsi mesi ha in breve tempo travalicato i confini toscani, per diventare argomento di dibattito in chiave nazionale. L'idea di dedicare una strada al leader del Movimento Sociale Italiano, che si unirà a via Enrico Berlinguer per formare via della Pacificazione Nazionale, è stata sin dall'inizio osteggiata con forza dalle formazioni di sinistra e dall'Anpi.

Queste ultime continuano infatti a considerare Almirante una sorta di "mandante morale" dell'eccidio di Maiano Lavacchio, che nel 1944 vide la fucilazione per diserzione di 11 giovani maremmani. Ma nel recente passato l'ex-direttore del Fatto Quotidiano Antonio Padellaro (non certo vicino al centrodestra) si era detto favorevole all'idea dell'amministrazione comunale grossetana, volta ad omaggiare i due storici esponenti di Msi e Pci e il rapporto di stima reciproca che li legava. Gli ultimissimi sviluppi risalgono quindi alle scorse ore: nell'ultima seduta del consiglio comunale di Grosseto, è stata discussa la mozione presentata da Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Grosseto Città Aperta, che hanno ribadito il proprio "no" all'iniziativa. Un atto che è stato tuttavia respinto, con venti voti contrari a fronte dei soli dieci favorevoli: la posizione del centrodestra resta insomma chiarissima.

"Vogliamo via della Pacificazione Nazionale per richiamare il rapporto di amicizia tra i due segretari di Pci e Msi. Una via che deve essere sentita da tutti e non alimentata nello scontro come fa l'opposizione. Sarebbe la grande occasione che avrebbero voluto i nostri padri costituenti per superare il blocco ideologico - ha detto l'assessore alla cultura Luca Agresti, nel corso della seduta - si tratta di un progetto di libertà. I padri costituenti sono stati più lungimiranti di noi: dopo il periodo della Costituente, hanno fatto sedere Giorgio Almirante in Parlamento".

E a questo punto manca solo l'ultimo passaggio, che coinvolgerà il prefetto di Grosseto Paola Berardino: entro il 10 agosto prossimo dovrà a quanto sembra ottenere il parere dell’Istituto storia patria regionale sulla validità del nome del segretario dell'Msi. A brevissimo, insomma, dovrebbero esserci novità. E via Giorgio Almirante potrebbe diventare presto realtà.

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