Due lapidi di cartone, a simboleggiare due alberi abbattuti nell'ottica della costruzione di una nuova infrastruttura, che portano provocatoriamente i nomi del sindaco di Bologna Matteo Lepore e del governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini. E tanto è bastato per far sì che il Partito Democratico parlasse di intimidazioni e minacce. Di certo, c'è che il tradizionale rapporto fra la sinistra e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste sembra ormai definitivamente compromesso. Perlomeno a Bologna, dov'è andata in scena nelle scorse ore una manifestazione di protesta che ha irritato i "dem". Alcuni cittadini hanno infatti protestato contro il cantiere del "Passante", ovvero l'opera strategica che sulla carta dovrebbe contribuire a migliorare la viabilità della zona. Un'operazione che a loro detta non sarebbe stata illustrata alla cittadinanza e che porterà in dote un lavoro preparatorio di riduzione del verde, oltre ad un aumento dell'inquinamento.
L'attacco degli ambientalisti: "La sinistra ha ignorato le nostre richieste"
E gli ambientalisti hanno quindi messo in piedi una curiosa rimostranza: sono apparse infatti due lapidi sulle quali si legge "Albero Lepore (Pavonia Bituminosa)" e "Albero Bonaccini (Ficus Autostradalis)". Un modo, nella loro visione, per porre l'attenzione sulla "questione Passante" e ricordare i primi alberi tagliati, dando loro il nome dei due esponenti del PD che amministrano rispettivamente il Comune di Bologna e l'Emilia Romagna. "Sindaco e governatore hanno ignorato le richieste delle associazioni - si legge sulla pagina Facebook dell'associazione Amo Bologna, che ha promosso il sit-in di protesta insieme a Bologna For Climate Justice, Extinction Rebellion, Fridays for Future e Legambiente - lasciando ai bolognesi il dubbio che, sotto a questo silenzio tombale, potrebbe essere seppellita una verità capace di sbugiardare le rassicurazioni di chi, in piena crisi climatica, vuole allargare un'autostrada. E far crescere il numero di mezzi pesanti che attraverserà Bologna, cementificando aree verdi a pochi metri dalle scuole e dalle abitazioni". Anche gli ambientalisti hanno insomma "scaricato" la sinistra.
La riposta piccata del PD:"Atto intimidatorio"
Il PD non h tuttavia gradito gli attacchi e ha gridato allo scandalo, ravvisando evidentemente nelle proteste una serie di minacce a Bonaccini e Lepore. "Questi atti intimidatori e oltraggiosi sono inaccettabili e rappresentano un attacco alla democrazia e alle istituzioni - la posizione del PD bolognese, espressa ieri in una nota - riteniamo che il dialogo e il confronto siano le uniche strade possibili per costruire una società più equa e ci impegniamo a promuovere il rispetto reciproco e la convivenza pacifica tra diverse posizioni.
Condanniamo senza riserve ogni forma di violenza e intimidazione, che nulla hanno a che fare con le legittime forme di espressione del dissenso e della protesta. La battaglia climatica è fondamentale per la nostra società, ma il cattivo gusto e la mancanza di rispetto sono inaccettabili".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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