Un ergastolo e 30 anni di reclusione: questa la richiesta della Procura di Milano per Mario Abraham Calero Ramirez e Carlos Gabriel Velasco, accusati dell'omicidio di Fernanda Cocchi. La novantenne, ex sarta, fu uccisa nell'ottobre 2021 dopo una rapina nella sua abitazione in via Ponte Seveso. Gli avvocati dei due imputati, rispettivamente Giuseppe Frojo ed Emanuele Di Salvo, hanno chiesto l'assoluzione: la sentenza della Corte di assise di Milano è attesa per il prossimo 5 giugno.
La richiesta della Procura di Milano
Secondo l'accusa, dopo aver brutalmente assassinato l'anziana, i due stranieri tentarono di dare fuoco alla casa per cancellare ogni traccia di quanto accaduto. Poi, la spartizione del bottino per andare fuori a ubriacarsi e a sniffare cocaina. Per il pubblico ministero Rossella Incardona "non ci sono ipotesi alternative alla ricostruzione dei fatti": "Dopo aver colpito nelle parti vitali" la signora, fragile e con seri problemi di vista, "appiccavano il fuoco senza curarsi dell'incolumità" dei condomini che vivevano nel palazzo per poi andare fuori "a bere e drogarsi", le sue parole riportate dall'Ansa. Il 45enne Calero, cittadino peruviano, merita il carcere a vita, mentre il 22enne Velasco, ecuadoriano, "ha contribuito alle indagini e ha fatto numerose ammissioni" e da qui la richiesta di 30 anni di reclusione.
Dopo la requisitoria del pm, Calero ha reso dichiarazioni spontanee per la prima volta: l'imputato si è scusato per quanto accaduto ma ha negato di aver ucciso Fernanda Cocchi. Secondo quanto ricostruito nel corso dell'udienza, sarebbe rimasto sulla porta d'ingresso dell'abitazione di via Ponte Seveso a fare da palo. Ha solo ammesso la rapina, l'unico aspetto concordato con il complice ecuadoriano di 23 anni: "Lui ha studiato tutto per fare in modo che le mie colpe fossero uguali alle sue. Chiedo di pagare per quello che ho fatto e chiedo scusa".
L'omicidio di Fernanda Cocchi
Come anticipato, Fernanda Cocchi fu uccisa il pomeriggio del 29 ottobre del 2021 nella sua abitazione in zona stazione Centrale di Milano. Un'anziana mite e gentile massacrata di botte (e non un ferro da stiro come fu ricostruito in un primo momento) a testimonianza della violenza inaudita da parte dei due assassini.
A terra indifesa, l'ex sarta fu derubata di un paio di collanine, un orologio, un anello e pochi euro, soldi poi speso per alcol e droga da parte degli assassini. Calero e Velasco furono individuati e arrestati poche ore dopo, pizzicati a vendere due collane e un anello rubati alla vittima in un Compro oro sempre in zona Centrale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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