Lucca, mura storiche imbrattate. E la sinistra strizza l'occhio ai vandali

Il blitz dopo il presidio per il 25 aprile. Il centrodestra inchioda la sinistra: "Totale mancanza di rispetto nei confronti dei monumenti della città"

La scritta comparsa sulle mura storiche di Lucca
La scritta comparsa sulle mura storiche di Lucca

L'opposizione di sinistra strizza l'occhio al vandalismo, imbrattando le mura storiche. Questa l'accusa lanciata a Lucca da Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e dalle liste civiche facente parte della maggioranza di centrodestra che amministra dallo scorso anno la città toscana. Un attacco mosso nelle scorse ore, a seguito della scoperta di una scritta apparsa sulla parete monumentale di Porta San Donato. "Casa della pace e della memoria resiste!", si legge. Una frase comparsa dopo un presidio promosso da alcuni consiglieri comunali di sinistra in occasioni del 25 aprile. E il centrodestra ritiene che il responsabile sia da ricercare proprio fra i partecipanti all'iniziativa, per quanto gli accusati continuino ancora oggi a respingere al mittente le accuse.

Il centrodestra non ha puntato il dito contro il messaggio in sè, quanto piuttosto sul fatto che l'autore dello stesso abbia utilizzato come supporto quello che è di fatto un monumento: un vero e proprio atto vandalico di matrice strumentale, a loro modo di vedere. E a documentare l'atto è stata paradossalmente la capogruppo di una formazione civica vicina alla sinistra che figurava fra le promotrici della manifestazione. “L’esito del presidio è stato l’imbrattamento del monumento, come risulta dalle fotografie pubblicate sui suoi social - si legge nella nota pubblicata dal quotidiano La Nazione e firmata dai capigruppo di maggioranza Lido Fava (Fratelli d'Italia) Alessandro Di Vito (Forza Italia-Udc) Stefano Pierini (Lucca2032) Lorenzo Del Barga (Difendere Lucca) Armando Pasquinelli (Lega) ed Elvio Cecchini (Lista Civile Lucca) - sempre dalle foto, si evince la presenza di almeno due capigruppo della minoranza in consiglio comunale".

Immagini eloquenti, che nella visione degli esponenti di maggioranza lasciano quindi poco spazio a dubbi e ad interpretazioni di sorta. E l'accusa di strumentalizzazione è arrivata a ruota. "Siamo di fronte allo sdoganamento da parte di almeno un rappresentante delle istituzioni, che tra l’altro svolge un lavoro di educazione verso i più giovani in quanto insegnante, di un atto vandalico ai danni del monumento principale della nostra città - la chiosa del centrodestra - imbrattare le mura di Lucca, il monumento simbolo della nostra realtà comunale, oltre a costituire reato dimostra la totale mancanza di rispetto nei confronti della città.

Nonché assenza di spirito civico e civile da parte di coloro che negli ultimi dieci anni hanno amministrato la "cosa pubblica". La linea politica di governo di Lucca non sarà influenzata in alcun modo dalle iniziative strumentali di una minoranza assoluta di nostalgici della sinistra".

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