Venerdì mattina è stata occupata a Napoli la storica sede del Ministero del Lavoro. Autori del blitz alcuni percettori del reddito di cittadinanza. Continuano in Italia - sopratutto nel Mezzogiorno - le proteste di chi percepisce il sussidio grillino, che cesserà di esistere a partire dal 2024 e che, già dal prossimo anno vedrà un significativo cambiamento. “Giù le mani dal reddito” e poi “vogliamo lavoro o salario garantito!”, sono solo alcune delle molte frasi urlate dal tetto del palazzo del Ministero da alcuni uomini. La protesta era stata già annunciata negli scorsi giorni dal Movimento di Lotta - “Disoccupati 7 novembre”. Gli occupanti hanno protestato non solo contro il sussidio fortemente voluto da Conte e Di Maio, ma anche contro la Flat tax. Secondo il Movimento di Lotta il Governo Meloni starebbe attuando una inesistente guerra ai poveri, cercando di impoverirli ancora di più a favore dei grandi industriali. All’occupazione hanno anche partecipato i lavoratori S.I.Cobas. Il movimento Disoccupati 7 novembre ha poi postato una foto dell’edificio preso d’assalto dai propri associati.
Qualche giorno fa il flop a Palermo
Martedì 29 novembre si è svolta nelle strade principali di Palermo una marcia a favore del reddito di cittadinanza. Le frasi erano sempre le stesse di quelle ripetute oggi a Napoli. Nonostante Palermo sia la seconda metropoli con più percettori, seconda solo al capoluogo della Campania, si sono presentati 300 alla manifestazione. Su circa 60mila percettori, quelli che sono scesi in piazza a protestare sono stati meno dell’1%, fra i valorosi 300 - come quelli di Leonida - una buona parte erano universitari. A Palermo - considerato quanti percettori ci sono nel capoluogo siculo - si attendevano migliaia e migliaia di compagni riversati nelle strade, invece, si è rivelato un completo flop.
Quanto grava il reddito sulle casse dello Stato?
Il reddito di cittadinanza, nonostante venga difeso a spada tratta da una piccola fetta di politici ha un costo esorbitante
per lo Stato italiano. L'erogazione del reddito in Sicilia costa un miliardo di euro annui. Sicilia e Campania assieme assommano quasi la metà dei percettori italiani, Napoli ha gli stessi richiedenti dell'intera Lombardia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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