Non dovete mai avere paura, imparate a volare

Ecco la prefazione del libro "Vivere è cambiare" di Alberto D'Auria e Roberto Fusco, scritta dall'arcivescovo Mario Delpini

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Sì, erano quattro le uova deposte nel nido dalla rondine. Erano al riparo, erano state covate con ogni attenzione. Un giorno sbucarono dalle uova esseri implumi, bruttini, affamati. Per mamma rondine era no i più bei rondinini di sempre.
Era come impazzita di gioia e volava, volava, volava per procurare bocconcini prelibati per i rondinini affamati. Poco tempo fu sufficiente perché le piume e le forze facessero percepire il nido come troppo piccolo e cominciarono le lezioni di volo. Il primo dei rondinini, il più audace e testardo, imparò subito a volare e, dopo qualche caduta e ammaccatura, si lanciò in avventure per fare impressione sulle altre rondini che infestavano il cielo.
Il secondo dei rondinini, il più furbo e spiritoso, imparò quasi subito a volare, ma ci volle un po’ di tempo prima che si decidesse a non farsi viziare da mamma rondine. Era astuto e volava per divertimento piuttosto che inseguendo insetti nel cielo.
Il terzo dei rondinini, il più timido, esitò a lungo e aveva sempre paura di farsi vedere incerto e goffo, ma infine si lanciò e, per essere obiettivi, era il più elegante di tutto lo stormo, l’orgoglio di mamma rondine. Il quarto dei rondinini, a differenza degli altri, appena ebbe diritto di parola, dichiarò che lui non voleva volare, non vedeva ragioni per rischiare, riteneva una sciocchezza gareggiare con gli altri, riteneva una fatica procurarsi il cibo.
Tanto ci pensa mamma rondine. Non gli mancarono rimproveri e dileggi, sfide e minacce. Ma lui non si lasciò convincere e non volle imparare a volare. Stava bene, era servito in tutto da mamma rondine che non aveva cuore di lasciarlo morire di fame, e se ne stava tranquillo nel nido.


Come si sa, la storia finisce quando l’inverno convinse le rondini a intraprendere il volo verso i Paesi del sole: il rondinino che non aveva imparato a volare se ne restò solo, infreddolito, e risentito. Diceva infatti: «Vedi? Lo dicevo io che nessuno mi vuole bene!».
Quelli che non vogliono imparare a volare farebbero bene a leggere questo libro, invece che restarsene nel nido, serviti e infelici.

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