Bufera sugli attivisti di Amnesty per i volantini pro Israele a Napoli. Ecco cosa è successo

Diventa virale il video in cui un sostenitore di Israele contesta ad alcuni attivisti di Amnesty di aver strappato dei volantini sugli ostaggi rapiti da Hamas. L'Ong si difende: "Accusa infondata"

Bufera sugli attivisti di Amnesty per i volantini pro Israele a Napoli. Ecco cosa è successo
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"Questo si chiama supporto al terrorismo, voi avete un doppio standard per le vittime". Lo sfogo pro-Israele contro alcuni attivisti di Amnesty Italia è diventato virale. Nelle ultime ore, infatti, sui social è circolato un video realizzato a Napoli nel quale un sostenitore della causa israeliana accusa alcuni seguaci della Ong di aver stracciato e buttato nel cestino dei volantini che raffiguravano gli ostaggi israeliani rapiti da Hamas. Nel filmato, lanciato in rete dal presidente del Jewish economic forum, Jonathan Pacifici, il giovane raccoglie quelle locandine dalla spazzatura e rinfaccia agli attivisti dell'organizzazione pro-diritti umani di averne fatto carta da immondizia. "Accusa infondata", secondo Amnesty.

"Posso sapere perché hai buttato nel cestino questi volantini sulle persone rapite? Non siete Amnesty?", esclama il sostenitore delle ragioni di Israele, incalzando alcuni attivisti presenti a un banchetto della stessa Ong in centro a Napoli, nei pressi di piazza Dante. "Non vi importa del sangue ebreo. Questo è rispetto?", continua il giovane, mostrando alla telecamera dei volantini strappati e appena raccolti dal cestino. Va precisato che il filmato non mostra il momento in cui gli attivisti di Amnesty avrebbero stracciato i volantini (accusa che l'Ong respinge), ma si vede solo l'alterco innescato dal sostenitore di Israele. "Vi ho visti", sostiene quest'ultimo

A un tratto, commentando il fatto che i volantini fossero stati accartocciati, uno degli attivisti con la pettorina di Amnesty adduce una considerazione: "Tu li hai distribuiti e ora la gente ci fa quello che vuole con questi...". E un'altra giovane attivista della Ong, stemperando gli animi, aggiunge: "Ti ringrazio per averceli portati. Conosciamo benissimo la situazione e abbiamo parlato anche di loro, se vai a leggere sul sito...". Ma il sostenitore di Israele, visibilmente seccato, non sembra accettare quelle ragioni.

"Questo si chiama supporto al terrorismo, voi avete un doppio standard per le vittime nel mondo. C'è il sangue degli ebrei e c'è il sangue di tutti gli altri! Ti ho dato questo e tu l'hai strappato e buttato", esclama infastidito. Gli attivisti di Amnesty negano quel comportamento e gli chiedono di spegnere lo smartphone che stava riprendendo la scena. Sui propri account social, l'organizzazione per i diritti umani ha però fatto pervenire la propria versione dell'accaduto, respingendo le contestazioni ricevute.

"In modo aggressivo un uomo si è avvicinato a un nostro banchetto lasciando un volantino: è stato spiegato che non

possiamo esporre materiale di altri gruppi, che pertanto è stato rimosso. L'accusa che sia stato nostro personale a strappare volutamente il volantino è infondata", ha fatto sapere Amnesty.

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