Al pronto soccorso per 14 ore: "Dimesso, ma sta peggio di prima"

Un uomo di 56 anni, residente a Francavilla Fontana, ha trascorso 14 ore al pronto soccorso con febbre, tremori e difficoltà respiratorie

Al pronto soccorso per 14 ore: "Dimesso, ma sta peggio di prima"
00:00 00:00

La sanità brindisina continua a suscitare polemiche. Un uomo di 56 anni, residente a Francavilla Fontana, ha trascorso 14 ore al pronto soccorso con febbre, tremori e difficoltà respiratorie. Durante questo lungo periodo, ha ricevuto solo un prelievo di sangue e una flebo, ma non sono stati eseguiti ulteriori accertamenti, tra cui una tomografia computerizzata (TAC) che, sebbene fosse stata prenotata, non è mai stata eseguita. Quando è stato dimesso, il referto parlava di "manifestazione genito-urinaria", ma il problema è ripreso con la stessa intensità, tanto che il medico di famiglia ha rilevato anomalie nelle analisi e ha prescritto nuove cure.

La vicenda ha avuto luogo all'ospedale "Dario Camberlingo" di Francavilla Fontana. La figlia del paziente racconta che, dopo aver consultato il medico di famiglia, avevano deciso di portare il padre al pronto soccorso per un approfondimento, sospettando un'infezione urinaria. Dopo un primo triage e il prelievo di sangue, l'uomo è stato trattato con una flebo e poi "parcheggiato" in una sala d’attesa, dove ha trascorso la notte, mentre il suo stato di salute non migliorava. Il medico del turno successivo ha comunicato che le analisi erano normali e ha rimandato a casa il paziente senza prescrivere alcuna terapia.

Al ritorno a casa, le condizioni dell’uomo sono peggiorate e il medico di famiglia ha confermato che le analisi erano imprecise, con valori fuori norma che avrebbero richiesto ulteriori approfondimenti, impossibili da ottenere in un contesto ospedaliero pubblico. La figlia sottolinea che la dottoressa del medico di famiglia sta cercando di fare il possibile per aiutare, ma senza le attrezzature adeguate.

Purtroppo, la situazione non si è risolta nemmeno con la cura prescritta, tanto che la famiglia ha deciso di ricorrere a strutture private per effettuare ulteriori visite e accertamenti.

Nonostante i costi, sono più sicuri di ricevere una maggiore attenzione e di poter fare gli esami necessari. La famiglia esprime delusione per l'esperienza vissuta in un ospedale pubblico, senza giudicare il personale sanitario, ma evidenziando una carenza nell'efficienza del sistema.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica