Il rapper Paky torna a far parlare di sé e stavolta rischia una denuncia per vilipendio di corpo dello Stato. Giovedì sera a Latina, durante un concerto, ha incitato il pubblico a saltare urlando: “Carabiniere pezzo di m…”. I carabinieri hanno già provveduto a presentare una denuncia nei confronti del cantante.
Il grido dal palco e la denuncia dei carabinieri
I fatti sono accaduti giovedì sera nel corso dell’Explosive Festival che si teneva alla stadio Francioni di Latina. Una kermesse che aveva diversi artisti della scena rap e trap italiana in scaletta, tra cui le star erano Paky e Geolier. Quest’ultimo ha marcato visita all’ultimo momento per ragioni di salute, mettendo in difficoltà l’organizzazione. Ma peggio di lui è riuscito a fare, col senno di poi, Paky che sul palco ha insultato i carabinieri. Come si vede e sente da alcuni video su Tik Tok, prima di una canzone, Paky dice: “Latina, voglio dire solo una cosa: chi non salta adesso è un c... di carabiniere pezzo di m…”. I carabinieri presenti allo stadio per garantire la sicurezza hanno presentato una relazione che venerdì s’è trasformata in una denuncia nei confronti del rapper Paky per il reato di “vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze Armate”.
I precedenti legati al trapper
Ma chi è Paky? Cresciuto fra Secondigliano e Fuorigrotta, all’età di 10 anni Paky si è trasferito a Rozzano (Mi), comune in provincia di Milano. È qui che inizia a scoprire la trap e muove i primi passi nel mondo della musica. All’attivo ha collaborazioni con artisti di fama come Marracash o Sferaebbasta. Il successo arriva nel 2022 con il primo album che porta con sé un tour in diverse città italiane. Ma Paky ha fatto parlare di sé in diverse occasioni. Ad esempio era lui il cantante sul palco nel famoso video dell’addetto alla security che fa una faccia perplessa ascoltando alcuni brani della canzone.
Mentre a settembre dello scorso anno il rapper, durante il Tim Music Award su Rai Uno pronunciò una frase che fece discutere:“Volevo salutare solamente tutti i ragazzi di Rozzano e tutti i fratelli in galera”.
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