Dramma a nel quartiere romano di Primavalle, dove una bimba di 11 anni ha chiesto aiuto ai titolari di una pizzeria per sfuggire alle percosse del padre violento. L'episodio nel corso della giornata di martedì scorso, quando la piccola, in lacrime, è entrata nel locale, trovando subito aiuto.
I lividi sulle braccia e sulle gambe
"Eravamo intenti a preparare la sala per il servizio al pubblico quando all'improvviso è entrata nel nostro locale quella ragazzina, piangeva, era terrorizzata", raccontano a Il Messaggero il gestore e i dipendenti della pizzeria "Lievito".
Nessuna esitazione dinanzi a quella disperata richiesta di aiuto. La piccola è stata soccorsa, e sono state immediatamente allertare le forze dell'ordine. "Non parlava molto abbiamo comunque preferito lasciarla con una dipendente che ha aspettato con lei al piano di sopra", raccontano i lavoratori del locale.
A intervenire sono stati i carabinieri, che hanno provveduto a chiamare i soccorsi e ad avviare le indagini per comprendere le dinamiche della vicenda.
Ecco cosa è successo
Secondo quanto riferito dalle autorità locali, martedì pomeriggio la bambina stava facendo i compiti quando il padre, non soddisfatto del suo lavoro, ha deciso di punirla, ricorrendo alla forza. Afferrato un bastone di legno, si è preparato a colpirla, ma la piccola, dopo averlo supplicato di non farle del male, è riuscita a sfuggirgli, scappando di casa.
Trovatasi da sola per strada, l'11enne ha percorso centinaia di metri prima di entrare nella pizzeria di via Torrevecchia, a Primavalle. Lì, tremante e in lacrime, ha chiesto aiuto, e nessuno ha pensato neppure un istante di lasciarla al suo destino. Tutti si sono attivati per soccorrerla.
Alle domande del titolare e dei dipendenti del locale, che le chiedevano cosa fosse accaduto, la bimba è riuscita solo a rispondere di essere scappata di casa per sfuggire alle bastonate del padre. Una punizione riccorrente in quella famiglia, dato che la piccola recava le tracce delle violenze, vecchie e nuove, sul corpo.
Dopo l'arrivo dei carabinieri della stazione locale, l'11enne è stata accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale San Camillo, dove i medici hanno riscontrato ecchimosi sulle gambe e sulle braccia, chiara prova degli abusi subiti. Le percosse erano il metodo educativo che il padre, un 45enne del Bangladesh, usava su di lei, sulla sorella e anche sulla moglie.
Il provvedimento
Da qui l'intervento dei carabinieri, che hanno rintracciato i genitori della piccola per chiedere spiegazioni. L'episodio è stato subito riferito alla procura dei minori, come previsto dal Codice rosso anti-violenza.
Gli uomini dell'Arma hanno effettuato un sopralluogo all'interno dell'abitazione della famiglia, dove hanno trovato il bastone delle punizioni. L'oggetto di legno è stato sequestrato e costituirà una prova.
Al momento la bimba, sua sorella di qualche anno più
grande e la madre si trovano sotto protezione, ospitate da un centro d'accoglienza, come disposto dall'autorità giudiziaria. Quanto al bengalese, l'uomo, incensurato, è stato denunciato per maltrattamenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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