Studenti costretti a frequentare le lezioni al buio perché il Comune di Napoli non ha pagato le bollette all'Enel. Pare incredibile, eppure accade in una scuola di Ponticelli, quartiere napoletano, per la precisione all'istituito Santa Rosa Marino.
Ben 420 mamme infuriate si sono rivolte al deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli per denunciare la situazione. A quanto pare l'amministrazione comunale non ha saldato tutti conti con Enel e la società non ha provveduto a riparare una cabina elettrica della scuola, finita quindi al buio. Il debito accumulato nei confronti dell'azienda fornitrice di energia, si apprende, è piuttosto consistente. Enel potrà anche avere le sue ragioni, ma a rimetterci sono i poveri studenti, costretti al buio e anche al freddo.
La speranza delle mamme, che si sono rivolte a Borrelli, è che venga trovato un accordo fra Comune ed Enel. I ragazzi non possono davvero subire le conseguenze di una diatriba non certo cominciata da loro.
La preoccupazione delle madri
"Lunedì mattina i nostri figli non sono potuti entrare perché non c'è luce visto che la cabina elettrica è rotta e, poiché il comune di Napoli ha un grosso debito con il fornitore di elettricità, non hanno alcuna intenzione di aggiustarla (vergogna assoluta)", scrivono le mamme al parlamentare, inviandogli anche diverse foto per dimostrare quanto affermano.
"I dirigenti scolastici pretendono che noi mandiamo i nostri figli a scuola al buio e con il rischio che diventino dei polaretti scaricando la responsabilità su noi genitori visto che per loro la scuola funziona. Ma questa può mai essere una scuola funzionante in queste condizioni?", aggiungono.
La posizione di Borrelli
"La scuola dovrebbe servire ad illuminare le giovani menti. Difficile, però, se quelle giovani menti siano costrette, letteralmente, al buio", ha commentato su Facebook il deputato dell’alleanza Verdi- Sinistra Francesco Emilio Borrelli. "Succede che gli alunni dell’istituito Santa Rosa Marino, che si trova nel Lotto O di Ponticelli, siano costretti a svolgere le attività didattiche anche in mancanza di energia elettrica e quindi al buio e senza riscaldamenti", ha aggiunto.
Borrelli ha fatto sapere di aver provveduto a inviare una nota alla dirigenza scolastica e all’amministrazione
cittadina per avere ben chiara la situazione. Se da un lato pare esserci il ritardo del Comune di Napoli, resta il fatto che Enel avrebbe potuto concedere una deroga dal momento che si parla di una scuola.
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